Le elezioni regionali per il Presidente della Regione e l’Assemblea regionale siciliana per la diciottesima legislatura si svolgeranno il prossimo 25 settembre, in concomitanza con le consultazioni nazionali, come deciso dal presidente Nello Musumeci con le dimissioni appositamente rassegnate.
Giunta vara decreto indizione comizi
Lo ha stabilito la giunta regionale approvando stamane, su proposta dello stesso Musumeci, la delibera di convocazione dei comizi elettorali: il decreto di indizione dei comizi e quello di ripartizione dei seggi nei vari collegi saranno emanati dalla Segreteria generale della Presidenza della Regione e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione entro giovedì prossimo, 11 agosto.
Le urne saranno aperte nell’unica giornata di domenica, dalle 7 alle 23
La ripartizione dei 70 seggi dell’Assemblea nell’ambito dei collegi elettorali, è elaborata sulla base della popolazione residente nell’Isola (5.002.904 abitanti), secondo l’ultimo censimento disponibile. Nel dettaglio, 62 seggi sono così distribuiti nei collegi provinciali: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 13 a Catania, 2 ad Enna, 8 a Messina, 16 a Palermo, 4 a Ragusa, 5 a Siracusa, 5 a Trapani. Gli otto seggi residui sono assegnati ai collegi aventi i più alti resti (l.r. n.29/1951 art.2), ossia Agrigento, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani.
Degli otto seggi residui, sette andranno, uno al Presidente vincente e a sei candidati della lista regionale dello stesso candidato presidente vincente (il cosiddetto “listino”) e uno al candidato presidente secondo classificato.
Intanto oggi giornata delle scelte
E’ il giorno degli accordi sperati anche se non probabili. Da destra a sinistra è un lunedì di incontri, vertici, trattative, confronti, decisioni, fidanzamenti e divorzi in vista delle regionali, ma anche delle politiche. Si perché le dimissioni di Musumeci e il conseguente election day che porta il 25 settembre a votare in Sicilia contemporaneamente per le camere e per la regione, non può non avere conseguenze nelle scelte dei candidati. Se accordo sarà alla Regione la divisione riguarderà anche i 18 collegi uninominali (12 alla camera e 6 al Senato).
Il vertice convocato da Fratelli d’Italia
Nel centrodestra è il giorno del vertice convocato originariamente a Catania ma subito spostato a Palermo. I precedenti sono andati tutti deserti. O meglio in realtà c’erano tutti ma è sempre mancata la componente essenziale: Fratelli d’Italia. Essenziale perchè la parte da convincere a mollare sulla candidatura di Musumeci e senza questo passaggio tutti gli altri discorsi non possono essere unitari. Ma stavolta è stata proprio FdI a fare il primo passo ed ha invitato gli alleati ad un incontro.
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