“La forte insoddisfazione che si registra in relazione alla composizione delle liste elettorali è legata a mio avviso, in buona parte ad una legge incostituzionale che consente da un lato ai partiti, di blindare le candidature gradite, dall’altro, elimina totalmente la libertà di voto e il contributo che i cittadini possono realmente dare alla composizione del Parlamento”.
Lo dice Nadia Spallitta, responsabile ambiente in Sicilia di Articolo 1.
Spallitta prosegue: “Oggi è già possibile conoscere in nomi e i cognomi di tutti coloro che saranno eletti in Sicilia e per questo molti elettori, comprensibilmente non andranno a votare, ritenendo inutile la loro partecipazione. La legge in altri termini, consente a tavolino in relazione alle percentuali stimate di voti che andranno alla lista, di sapere anticipatamente, dove e a chi scatteranno i seggi, con un metodo che non ha nulla a che vedere con la libertà di cui i partiti dovrebbero essere espressione e portatori. Anche il concetto della lista bloccata che non consente la libera preferenza da parte degli elettori, è incostituzionale. Credo che la legge debba essere impugnata immediatamente violando gli articoli 1,2,3,5,10,13, 21, 48, 49, 51, 56, 57 e 139 della Costituzione Italiana. Se non si cambia questa legge la nostra democrazia sarà a rischio”.
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