Nella giornata di oggi è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il decreto di convocazione dei comizi in vista delle elezioni regionali del 25 settembre
Per l'elezione del presidente, vince chi ottiene più voti visto che non è previsto un ballottaggio. Per essere eletti basta avere anche un solo voto in più rispetto agli avversari
"Invito le Democratiche di tutte le province a promuovere la stessa petizione a partire da tutti i coordinamenti provinciali della Conferenza delle Democratiche Siciliane" lo annuncia Milena Gentile Referente regionale per la Conferenza delle Donne Democratiche della Sicilia.
L'Ars pensa a cambiare di nuovo il sistema elettorale dividere le schede per l'elezione del presidente da quelle per i parlamentari e abolire l'effetto apparentamento
Il Movimento 5 Stelle presenta all'Ars il disegno di legge per l'approvazione di una riforma del sistema elettorale dei deputati e del presidente della Regione
In particolare la proposta di Fava prevede, tra le altre cose, l'abolizione del cosiddetto listino e l'introduzione di un premio di maggioranza che assegna 40 seggi alla coalizione che sostiene il Presidente;
La nuova legge elettorale 'spersonalizza' il voto. Bisognerà esprimere la preferenza solo per un partito e due terzid egli elettori non sa neanche chi si candida nel collegio in cui voterà
"Oggi è già possibile conoscere in nomi e i cognomi di tutti coloro che saranno eletti in Sicilia e per questo molti elettori, comprensibilmente non andranno a votare, ritenendo inutile la loro partecipazione".
"Apprendo adesso che Grasso lascia il gruppo del Pd. A lui dico: adesso è troppo tardi". Questo il commento a caldo del senatore del MoVimento 5 Stelle Vito Crimi.
I due politici si sono intrattenuti con alcuni venditori di frutta e verdura, hanno guardato un "casaro" mentre faceva la ricotta per strada. Molti commercianti si sono lamentati per il calo nelle vendite che secondo loro è dovuto alla Ztl nel centro storico.
di
Redazione
tra i curiosi in piazza anche il pianista giovanni allevi
In piazza ad un certo punto sono spuntati anche gli inconfondibili ricci del pianista Giovanni Allevi che, interpellato sui motivi della sua presenza, ha tuttavia precisato di non sapere nulla della mobilitazione: "Partecipero'? Non so, prima mi devo informare".
“Non vogliamo entrare nel merito del provvedimento, giacché sappiamo bene che solo all'attuale Parlamento spetta legittimamente ogni valutazione di contenuto – scrive il prof. Massimo Costa - Ci asteniamo quindi dal dare qualunque giudizio di valore".
I parlamentari M5S delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato aggiungono: "Questo e' il modo di concepire la politica di questi partiti, non lavorano per il bene dei cittadini, ma per spartirsi le poltrone e, pur di ostacolare il cambiamento in Sicilia, formano accozzaglie elettorali fra forze inconciliabili far loro".
La Meloni sgrana gli occhi e argomenta: “Cerchiamo una coalizione per vincere, ma con il partito (Ap ndr) è difficile, poi valuteremo cosa utile per la vittoria”.
di
Francesco Lamiani
concluse le manifestazioni a sostegno dei candidati
E’ scattato alle 24 il ‘silenzio’ previsto dalla legge in tutte le competizioni elettorali. Nei 128 comuni siciliani chiamati al voto si così concluse le campagne.
Nuove defezioni da Alternativa popolare. Stavolta a tornare alla casa madre, cioè Forza Italia, è il parlamentare modicano Nino Minardo che con una nota annuncia il divorzio dall’ex Ncd.