Emanato il decreto di indizione delle elezioni regionali per il Presidente della Regione e l’Assemblea regionale siciliana per la diciottesima legislatura è fissata la data al prossimo 25 settembre, in concomitanza con le consultazioni nazionali, come deciso dal presidente Nello Musumeci con le dimissioni appositamente rassegnate, ora bisogna emanare le regole per la distribuzione dei seggi.
La decisione della Giunta
Lo ha stabilito la giunta regionale approvando stamane, su proposta dello stesso Musumeci, la delibera di convocazione dei comizi elettorali: il decreto d’indizione dei comizi e quello di ripartizione dei seggi nei vari collegi saranno emanati dalla Segreteria generale della Presidenza della Regione e pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione entro giovedì prossimo, 11 agosto. I seggi in Sicilia si apriranno nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle 23.
Meno “onorevoli eletti”, la Legge elettorale
Saranno 70 i deputati regionali eletti in Sicilia in forza alle modifiche della legge avvenuta nel 2014. E’ la seconda volta che si applica questa riduzione. Ben 20 deputati in meno si avranno quindi rispetto ai 90 originariamente previsti. La legge elettorale è in gran parte proporzionale, che prevede il voto di preferenza e un premio di maggioranza di sette deputati, tra cui anche il Presidente eletto, alla lista del candidato più votato. Un seggio viene poi assegnato al secondo candidato presidente più votato. I restanti 62 deputati vengono eletti tramite le liste provinciali dove è ammesso il voto disgiunto.
L’elezione del Governatore
Per l’elezione del presidente, vince chi ottiene più voti visto che non è previsto un ballottaggio. Per essere eletti basta avere anche un solo voto in più rispetto agli avversari. L’elettore può comunque votare per il candidato presidente di uno schieramento e per un deputato di una compagine opposta grazie al voto disgiunto.
Lo sbarramento per i partiti
Solo al partito che avrà preso almeno il 5% in almeno 5 province scatterà il seggio. Quindi, un deputato per essere eletto dovrà far parte di uno schieramento che superi il 5% in almeno 5 province e poi aver ottenuto più voti nella lista provinciale che ha appunto superato tale sbarramento. I seggi scattano in base alla percentuale di preferenza ottenuta, più è alta più deputati vengono eletti nella stessa lista.
I 70 seggi, come sono divisi
La ripartizione dei 70 seggi dell’Assemblea nell’ambito dei collegi elettorali, è elaborata sulla base della popolazione residente nell’Isola (5.002.904 abitanti), secondo l’ultimo censimento disponibile. Nel dettaglio, 62 seggi sono così distribuiti nei collegi provinciali: 6 ad Agrigento, 3 a Caltanissetta, 13 a Catania, 2 ad Enna, 8 a Messina, 16 a Palermo, 4 a Ragusa, 5 a Siracusa, 5 a Trapani. Gli otto seggi residui sono assegnati ai collegi aventi i più alti resti, ossia Agrigento, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani.
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