De Luca sindaco d’Italia“: con questo slogan il candidato alla presidenza della Regione ha rilanciato questa mattina, presso l’hotel San Paolo di Palermo, le sue liste in vista dell’election day del 25 settembre. Data nella quale l’ex sindaco di Messina concorrerà appunto anche per lo scranno più alto di Palazzo d’Orleans. Una presentazione che ha subito alcuni rinvii, uno dei quali dovuto alla scomparsa di Riccardo Savona.

De Luca rilancia: “Pronte liste per Regionali e Nazionali”

Parentesi iniziale dedicata alla presentazione delle liste. Momento anticipato rispetto alla sua naturale scadenza, dopo la decisione di Nello Musumeci di dimettersi dalla carica di presidente della Regione in modo da accorpare l’appuntamento elettorale con quello delle elezioni nazionali.

“Siamo pronti da tempo. Da questo punto di vista non c’è problema. In ambito regionale, abbiamo annunciato i nostri “dieci comandamenti programmatici”. Adesso, abbiamo iniziato a lavorare sulle nostre liste. Abbiamo avuto una settimana dedicata al progetto nazionale, “De Luca sindaco d’Italia”. Questa mattina presentiamo i candidati per la Sicilia Occidentale, di pomeriggio quelli per la Sicilia Orientale. Il nostro lavoro è proseguito con le tre liste principali per le Regionali. Proveremo a lavorare a qualcuno delle liste di rappresentanza che avevamo annunciato. E’ chiaro che l’accorpamento con l’election day ci ha bloccato su quello che è l’obiettivo complessivo. Siamo pronti”.

“Caterina Chinnici si ritirerà”

Si passa poi alla rassegna politica. Il candidato di Sicilia Vera parte dall’analisi del quadro di caos all’interno del centrosinistra. Ciò dopo la spaccatura, a livello nazionale, fra Enrico Letta e Giuseppe Conte. Fatto che potrebbe incidere sulla tenuta del risultato delle primarie siciliane, dove ha vinto il profilo di Caterina Chinnici. Personalità che, secondo Cateno De Luca, potrebbe decidere di effettuare un passo indietro.

Attendiamo i nostri avversari. Caterina Chinnici si ritirerà domani. Si ufficializzerà la spaccatura fra PD e M5S. Lei non è fatta per queste cose. E’ una brava persona che non è abituata ai giochi politici. E’ ovvio che rispetto a un quadro che l’ha indicata, ovvero le primarie del centrosinistra, ne trarrà le conclusioni e sarà legittimata a non andare avanti”.

“Minardo candidato centrodestra, Pregistiacomo non c’è mai stata”

Passando al centrodestra, De Luca non ha dubbi. Il suo avversario nella prossima tornata elettorale sarà il segretario regionale della Lega Nino Minardo. Profilo che, secondo l’ex sindaco di Messina, ha scavalcato Raffaele Stancanelli.  “Stanotte hanno definito il candidato del centrodestra. Sembra che Nino Minardo sia riuscito ad acquistare le posizioni necessarie. La Prestigiacomo non c’è mai stata. L’asse che ha prevalso è stato quello di Raffaele Lombardo. Domani ci sarà l’ufficialità. Eppure, quando sentivo che si ventilava il nome di Raffaele Stancanelli, ho pensato: ‘guarda se non mi devono mettere in crisi di coscienza’. E’ prevalsa la logica un pò affaristico-politica rispetto a quella di scelte reali di Governo”.

“Ho vinto la partita – prosegue Cateno De Luca .. Non so cosa devono più fare i miei avversari per farmi vincere. Anche i cretini sanno che accreditare, anche solo dal punto di vista della comunicazione, un candidato ad agosto con le elezioni che si celebrano a settembre è una scelta folle e da scellerati. Onestamente, sotto il profilo tecnico, la candidatura di Musumeci sarebbe stata quella più forte. Comunque lui esiste nell’immaginario collettivo. Minardo chi è? Non ha mai amministrato nemmeno un condominio. So che non avrò un confronto con lui. Nei confronti pubblici inizia a sudare e ad impappinarsi. Ma lui ha altri tipi di qualità – ironizza De Luca -. Da questo punto di vista, il nostro lavoro è agevolato”.

L’accorpamento all’election day

Un annuncio, quello dei candidati alle prossime regionali e nazionali, figlio dell’accorpamento nell’election day del 25 settembre. Passaggio dal quale De Luca non è rimasto sorpreso. “Stiamo presentando i candidati perchè eravamo preparati. E’ chiaro che, avendo qualche amico usciere, che mi racconta certe dinamiche, abbiamo avuto modo di predisporre la macchina. Stiamo individuando i candidati in tutta Italia. Ci manca soltanto il 50% della Lombardia, Marche e Trentino Alto-Adige. E’ ovvio che noi eravamo pronti a questa doppia sfida. Se oggi siamo i primi a presentare i candidati in Sicilia, è chiaro che non siamo stati presi di sorpresa.

L’attacco a Nello Musumeci

Immancabile una parentesi, da parte di Cateno De Luca, sulle scelte del presidente della Regione uscente Nello Musumeci. Profilo, quello del governatore, che il leader di Sicilia Vera attacca senza mezzi termini. “Quello che poteva essere un ragionamento che poteva scombussalare certi equilibri è la “ritirata” di Nello Musumeci. E’ un presidente che scappa. Se ne è andato con il bottino. Non si presenta nemmeno alla Nazionali. E’ un modo indegno di chiudere la sua sciagurata legislatura. Non averlo sul campo e poterlo battere per noi è un vulnus che rimane. Pazienza, ci misureremo con Nino Minardo. Non mi sono macchiato di questo “omicidio politico”. Ci ha pensato il centrodestra”.

“La Russa e Meloni killeri politici di Stancanelli”

Ritiro, quello di Musumeci, che secondo Cateno De Luca ha avuto condizioni ben precise. Regole d’ingaggio concordate fra il governatore uscente e i vertici nazionali di Fratelli d’Italia. “Ignazio La Russa e Giorgia Meloni sono i killer della candidatura di Raffaele Stancanelli. Musumeci, nel patto che ha fatto, ha messo una clausola che andava bene qualunque candidato tranne che Stancanelli. L’altro impegno che ha preso è che fare il sottosegretario per il Sud. Una candidatura lo sputtanerebbe in piena campagna elettorale. Dimostrerebbe che se ne è andato per una manciata di pasta”.

Su Cuffaro, Mannino e Lombardo: “Tre falliti fanno un grande fallimento”

Cateno De Luca risponde a distanza all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro. L’esponente della Nuova DC aveva affermato che il leader di Sicilia Vera non avrebbe superato nemmeno lo sbarramento. Attacco a cui De Luca risponde con un affondo altrettanto duro.

Chi è Cuffaro? Stiamo parlando di un personaggio che voleva fare la lista con me e Lombardo. Gli ho detto di no ed hanno preso nemmeno il 2%. Un uomo che non riesce a fare le liste in ambito regionale. Devono seguire le indicazioni del loro maestro, Mannino, che gli ha detto di mettersi insieme per non perdere contro di me. Allo stesso ho risposto che la somma di tre falliti è un grande fallimento”.

 

 

Articoli correlati