Contrastare l’emergenza abitativa e rispondere alla marginalità sociale che sempre di più a Palermo ha dei numeri allarmanti. Un progetto di inclusione sociale, quello varato dal Comune di Palermo, che parte da alcuni numeri: novemila famiglie hanno chiesto il reddito di inclusione e la stima è che con il reddito di cittadinanza le domande saranno almeno il doppio. Il piano del Comune è quello di raggiungere almeno 5.000 famiglie.

Il progetto vanta una dotazione di circa 19 milioni di euro da diverse risorse comunali ed extra comunali.  Nello specifico sono già disponibili 6 milioni di euro dalla programmazione PON Metro, 8,5 milioni dal PON Inclusione e 7 milioni dal Fondo di Contrasto alla povertà. A queste risorse si aggiungeranno altri 2 milioni specifici per le persone con disabilità e altre categorie particolarmente vulnerabili.

Step significativo è rappresentato dall’Agenzia sociale per la casa, istituita dall’Amministrazione Comunale,  le cui attività sono iniziate questa settimana. L’Agenzia era stata prevista dal Regolamento in materia di Interventi Abitativi adottato dal Consiglio Comunale a marzo del 2016 e si configura come un nuovo servizio pubblico a finalità sociale. Questa “struttura” complessa è un ufficio stabile del Comune di Palermo, con diramazioni sul territorio in tutte le Circoscrizioni, e ha lo scopo di individuare soluzioni abitative e percorsi di inserimento adatti a risolvere le problematiche connesse con il disagio abitativo e con il rischio o la condizione di esclusione sociale.
Il lavoro si baserà su piani di intervento personalizzati per ciascuna famiglia, in un quadro di lotta alla povertà, non soltanto quella abitativa. Ovviamente questo vuol dire che l’intervento si intreccerà con altri tipi di interventi quali la ricerca del lavoro, il Reddito di cittadinanza, l’accompagnamento e l’inclusione.

La Giunta comunale ha anche presentato al Consiglio comunale la bozza di Regolamento per l’inclusione sociale che nell’intenzione di chi l’ha elaborata punta a snellire la burocrazia, mettendo al centro le persone e le famiglie, i soggetti fragili e marginali. Per i servizi, si propone di ricorrere al sistema dell’accreditamento degli enti privati che li forniranno.
Previsto l’affitto diretto degli immobili da parte del Comune a chi si trova in situazione di marginalità.  Previsto un contributo di 4.800 euro per famiglie con 4 persone, 2.000 per le utenze e la piccola manutenzione.

Per l’Agenzia della Casa, si è aggiudicata la gara un Associazione Temporanea di Imprese composta dal Consorzio Solco (Capofila), Associazione Euro, Centro Studi Opera Don Calabria, NEXT, Apriti Cuore, Centro Padre Nostro, Inventare Insieme e Ispettoria Salesiana. Saranno circa 40 gli operatori che questa ATI metterà in campo per l’Agenzia.

“L’Agenzia sarà uno degli strumenti attorno ai quali ruota il metodo di contrasto della povertà. Un metodo che ha tre assi di intervento: il lavoro di rete fra istituzioni e fra pubblico e privato; l’accreditamento degli enti come strumento di certificazione della qualità e snellimento delle procedure; soprattutto il lavoro su percorsi e piani personalizzati ed individuali per ciascuna famiglia interessata – sottolineano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Mattina -. Anche per questo l’Amministrazione opererà in sinergia con il Consiglio Comunale perché il Regolamento possa essere approvato velocemente e rendere possibile l’utilizzo delle ingenti somme disponibili, che andranno tutte, in modo diretto o indiretto alle famiglie più fragili della città”.

Sono, tra gli altri,  compiti dell’Agenzia Sociale per la Casa: realizzare una “centrale operativa” che governi i processi in materia di contrasto alla povertà abitativa; attivare il confronto con Enti, Fondazioni, Istituti di credito, investitori etici, categorie sociali ed economiche, sindacati di categoria, associazioni, cittadine/i, per sostenere e facilitare l’accesso all’abitazione, promuovendo anche la realizzazione di forme di sperimentazione innovativa per la stipula di contratti di locazione a prezzi calmierati; stabilire procedure uniche rispetto alla stipula di accordi di rete con Enti ed Agenzie del territorio con particolare riguardo all’accompagnamento sociale all’utenza che versa in disagio abitativo, coinvolgendo e mettendo in rete strumenti e risorse presenti sul territorioed infine definire metodologie comuni (replicabili) per l’individuazione dei bisogni specifici (poverty maps) e requisiti di accesso alle prestazioni in materia di assistenza all’abitare.

La struttura organizzativa dell’Agenzia Sociale per la casa è costituita da personale del Comune di Palermo, la struttura potrà dotarsi di “Sportelli territoriali” che svolgano attività di front office e di presa in carico per l’elaborazione di Piani Individualizzati attraverso le funzioni di primo contatto, di diagnosi multidimensionale e orientamento finalizzate ad individuare una soluzione personalizzata.

I destinatari del progetto sono: famiglie e singoli a temporaneo rischio di povertà o marginalità;
­ giovani, studenti, lavoratori alla ricerca di soluzioni abitative economicamente sostenibili per un progetto di vita autonomo e dignitoso; donne vittime di episodi di violenza domestica che spesso non denunciano tali molestie, perché frenate dall’incertezza del futuro abitativo; persone singole e nuclei familiari che sono in condizione o rischio rilevante di povertà abitativa (di reddito, fisica, psicologica o socio-culturale) e sono incapaci di integrarsi e accedere ad una casa “adatta” al di fuori di una rete di protezione.

 

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