Un emendamento di modifica del regolamento sull’emergenza abitativa a Palermo è stato concordato oggi in un incontro tra il Sunia, il Comitato di lotta per la casa 12 luglio, il comitato Prendo Casa e il Mov 139. All’incontro erano presenti il capogruppo del movimento al Consiglio comunale di Palermo, Aurelio Scavone, i consiglieri Alberto Mangano e Giusy Scafidi.

“L’emendamento prevede la priorità nell’assegnazione della casa a famiglie che oltre al disagio economico hanno fra i componenti soggetti con gravi handicap medico sanitario, degenerativi o in fase terminale”, spiega il responsabile del Sunia di Palermo Zaher Darwish – L’altro punto riguarda il caso di famiglie disagiate e prive di casa o sotto sfratto con minori al seguito. Chiediamo che venga riesaminata la disciplina”.

Per affrontare il problema dell’affidamento di minori a case famiglia, è stato preso un impegno tra il Mov 139, il sindacato degli inquilini e le associazioni per la casa a organizzare un’iniziativa con Comune, Regione, Tribunale dei minori, legali e assistenti sociali.

“E’ un argomento che chiediamo venga rivisto nell’ottica della difesa dell’unità familiare e di un sostegno al patrimonio. Quello delle case famiglia – afferma Zaher Darwish – è un business: abbiamo rilevato che negli ultimi il Comune ha speso circa 15 milioni di euro l’anno per coprire i costi relativi alla custodia di minori provenienti da situazioni disagiate. Avvertiamo il doppio rischio da una parte dei costi eccessivi per l’amministrazione comunale e dall’altra che famiglie già provate dal disagio economico rischiano di vedere da una parte sfaldata l’unità familiare e dall’altra di restare completamente senza aiuti economici, che vanno invece dirottati solo sulle case famiglia”.

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