L’emergenza abitativa è stata al centro di un confronto chiesto dal sindacato Sicet-Cisl con l’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana Alessandro Aricò. Per il sindacato erano presenti la segretaria generale Mimma Calabrò e i rappresentanti di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Agrigento ed Enna, Fabio Salici e Angelo Assennato.
Impegni della Regione per una soluzione strutturale
L’assessore regionale Aricò si è fatto portavoce degli impegni della presidenza della Regione per affrontare in maniera strutturale gli interessi dei siciliani per quanto riguarda il delicato tema dell’emergenza abitativa. Finalmente si parla rendere operativo l’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa, un organismo previsto dalla legge e mai entrato in funzione.
Soddisfazione del sindacato per l’apertura al dialogo
Non possiamo che accogliere con favore il confronto avuto con l’assessore – spiega Mimma Calabrò -. Serve un cambio di passo. Il tema della casa non può e non deve essere affrontato con la logica dell’emergenza, ma con una programmazione seria che coinvolga anche i Comuni e gli Istituti autonomi delle case popolari.
Proposte per una programmazione a lungo termine
Si è discusso della necessità di avviare un confronto permanente. Occorre una ricognizione degli immobili dismessi che possono essere ristrutturati. C’è la possibilità di accedere a risorse nazionali e internazionali. Interventi alla portata di mano che necessitano di una visione di insieme e di un’azione preventiva. Ecco perché programmare è l’unica strada seria da percorrere per dare dignità a chi ha bisogno di un casa.
A Palermo consegnate 18 case a famiglie in emergenza abitativa
Il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore Fabrizio Ferrandelli hanno consegnato le chiavi di 18 alloggi a nuclei familiari in graduatoria per l’emergenza abitativa, per un totale di circa 70 persone. “Siamo soddisfatti di aver dato una risposta concreta a 18 famiglie che per anni hanno vissuto il disagio di non avere un’abitazione”, ha dichiarato il sindaco Lagalla. “Siamo consapevoli che non abbiamo risolto il problema nella sua interezza, ma abbiamo avviato un percorso virtuoso che vede impegnata l’amministrazione nel sbloccare il settore dell’emergenza abitativa”.
Un nuovo metodo per l’assegnazione degli alloggi
Il Comune di Palermo sta lavorando in sinergia con l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, lo IACP, la Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine per affrontare il tema delle occupazioni abusive e garantire una gestione più efficiente del sistema di assegnazione degli alloggi. Un nuovo metodo basato su tecnologie avanzate permette l’aggiornamento costante delle graduatorie delle famiglie in attesa.
Da Settecannoli a San Lorenzo: gli alloggi assegnati in diversi quartieri
Gli appartamenti, di dimensioni variabili tra i 50 e gli 80 metri quadrati, sono dislocati in diversi quartieri della città, tra cui Settecannoli, Passo di Rigano, Noce, Cruillas, Zisa, Libertà, Borgo Nuovo, Palazzo Reale e San Lorenzo. Si tratta sia di case popolari (ERP) liberate, ad esempio, dopo la scomparsa del precedente assegnatario, sia – in misura maggiore – di immobili confiscati alla criminalità organizzata.
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