La Sicilia chiede aiuto per smaltire la spazzatura che è rimasta in strada. Oltre 4000 tonnellate di rifiuti che se smaltiti per via ordinaria bloccherebbero il conferimento quotidiano impedendo di uscire dalla crisi.

Lo ha detto chiaramente il Presidente Crocetta al Ministero dell’ambiente durante l’incontro di oggi pomeriggio richiesto d’urgenza è ottenuto in poche ore. La Sicilia sarebbe pronta a regolarizzare la raccolta giornaliera con il nuovo piano messo a punto questa mattina ma le quote di conferimento sono rigide e non permettono di smaltire l’arretrato che si trova in strada.

La Regione ha garantito al ministro Gian Luca Galletti, che era presente all’incontro, l’impegno a rimuovere prioritariamente i rifiuti giacenti sulle strade e ha informato il ministero sulla messa in esercizio degli impianti mobili di pretrattamento dei rifiuti, operanti nel rispetto delle norme comunitarie come aggiuntivo a Bellolampo, nella discarica di Gela, in quella di Siculiana e, a breve ma non per tempo utile per fine mese, anche a Trapani dove però l’impianto è stato danneggiato da un incendio ieri.

Ma il presidente della Regione non ha chiesto un intervento diretto al Ministero, al contrario ha annunciato di aver già avviato i contatti con le altre regioni italiane che potrebbero accogliere i rifiuti in eccesso per effetto dell’emergenza.

Ma la nota dolente ‘politica’ era lo stato di avanzamento sul cronoprogramma deciso a fine maggio fra Stato e Regione e reso ufficiale con il documento del 7 giugno che prevedeva anche la Riforma del settore. dal Ministero hanno acquisito la bozza di riforma così come approvata dalla giunta ma questo sarà tema di un ulteriore incontro per l valutazione delle disposizioni che vi sono previste.

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