“Alla luce della sensibilità che l’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, sta dimostrando rispetto al dramma dei senza tetto della città, ritengo che lo stesso Arcivescovo possa trovare con immediatezza alcuni rimedi”.

Lo dice Nadia Spallitta, responsabile per le questioni ambientali e territoriali di articolo 1 in Sicilia.

“Mi riferisco, in particolare – sottolinea l’esponente di Articolo 1- all’immenso patrimonio immobiliare dell’Ipab o Opera Pia ‘Cardinale Ruffini’ che, da un paio di mesi, ha deliberato la cessazione delle propria attività socio-assistenziali ed ha avviato anche le procedure di licenziamento dei 42 dipendenti. Si tratta di decine di immobili, fino a poco tempo fa utilizzati per l’assistenza agli anziani, ai minori e agli invalidi e che oggi potrebbero diventare funzionali per dare ricovero ai senza tetto di Palermo”.

“Tra l’altro – aggiunge – questa destinazione sarebbe conforme allo statuto dell’Ipab ‘Cardinale Ruffini’. Del resto, questo patrimonio, essendo venuta meno la possibilità, per l’ente, di raggiungere i propri obiettivi istituzionali con graduale dismissione di servizi e attività, è destinato, per legge (legge regionale n. 22 del 1986) ad essere assegnato al Comune di Palermo, unitamente al personale, dovendosi disporre l’estinzione della stessa Opera Pia”.

“Sarebbe opportuno, pertanto – conclude Nadia Spallitta – che l’Arcivescovo Lorefice si incontri al più presto con l’assessore comunale, Giuseppe Mattina, per concordare, nelle more dell’estinzione dell’Ipab ‘Cardinale Ruffini’, l’immediato utilizzo e la fruizione di parte di questi beni immobili da destinare all’emergenza abitativa cittadina, dando così una risposta concreta allo straordinario appello lanciato da Biagio Conte”.