La prossima primavera la città di Termini Imerese, dopo appena tre anni, torna al voto per eleggere il consiglio comunale ed il sindaco. Cosa si propone #terminimeresenelcuore?
 “Il nostro gruppo, al di là degli schieramenti, intende riportare al centro del dibattito politico la Città di Termini Imerese, con le sue immense risorse culturali, artistiche, architettoniche e naturali. La Cultura con la “C” maiuscola che si trasformi in volàno per un economia asfittica e che sia da traino per un turismo, dapprima regionale e poi nazionale. Spingeremo, affinché il programma amministrativo dei prossimi anni riporti l’Uomo al centro di tutto”.

Nell’imminenza della scadenza elettorale circolano varie indiscrezioni sui nomi dei possibili candidati sindaco. Tra questi spicca il suo nome. Cosa c’è di vero? 

“Da mesi offro la disponibilità ad una candidatura che rappresenti tutti quei nostri concittadini (la maggioranza) che si identificano in quell’area cattolica e moderata che non gradisce la politica urlata, caratterizzata da accuse reciproche tra i contendenti ma che piuttosto, necessita, di serenità, di normalità e soprattutto di efficienza nei servizi essenziali. Questo non è il tempo degli estremismi. Questo è il tempo della rappacificazione sociale. Del rispetto della Dignità della Persona Umana”.

Quindi sarà candidato a sindaco di Termini Imerese?

“Sarò candidato, qualora un insieme di gruppi civici e partiti condivideranno i principi sopra enunciati. È ovvio che qualora non si dovesse convergere sul mio nome, resto a disposizione del Gruppo”.                        

Qualora la sua candidatura fosse confermata lei sarebbe il candidato alternativo al gruppo dirigente che ha governato la Città in questi ultimi anni? 

“Nessuna preclusione per alcuno. Non è un problema di uomini, ma di programma, di approccio alla risoluzione dei problemi contingenti, nonché di visione del futuro della Città a breve, medio e lungo termine. Chi vorrà condividere, con noi, un’idea di Città nuova, affacciata sul mare, nella quale l’area portuale torni ad essere viva e nella disponibilità dei Cittadini, allora sarà dei nostri”.            

Quindi, dialogo con tutte le forze politiche?

“Con tutte le forze sane della Città. Le porte saranno sprangate a chi ritiene di potere fare affari con la politica. Piuttosto ci auguriamo che sin dalle prime battute della competizione elettorale le competenti autorità vigilino sul corretto svolgimento della stessa. Con un pizzico di ottimismo mi auguro che ognuno rispetti le regole del viver civile perché crede davvero nella democrazia e non solo per timore di conseguenze penali”.                        

Tra i tanti nomi che circolano chi teme di più?

“Nessuno. Non per eccesso di sicurezza, quanto piuttosto perché ritengo che in una competizione elettorale, democratica, non si debba temere nulla. Ognuno farà del suo meglio, nell’esclusivo interesse della Città. Ed è solo questo quello che davvero importa. Per il resto, che vinca il migliore”.