Un’emergenza silenziosa attraversa varie zone del Paese, mettendo in difficoltà le cure per molti pazienti. Con l’arrivo dell’estate, in numerose regioni italiane, da Catania a Foggia,  si registra una grave carenza di sangue e plasma, una situazione che richiede attenzione immediata e un impegno collettivo per garantire le terapie salvavita.

A lanciare un appello è Riccardo Rossi, ex portavoce di Biagio Conte, il missionario laico scomparso alcuni anni fa. Rossi sottolinea come la scarsità di sangue, fondamentale per la produzione di immunoglobulina salvavita, stia mettendo a rischio la salute di molte persone affette da gravi malattie autoimmuni e degenerative. “Gli ammalati bisognosi di sangue e dei suoi derivati – spiega Riccardo Rossi – nel periodo estivo soffrono di più per il caldo e perché i tempi di attesa per ricevere una trasfusione diventano più lunghi. In Italia manca il 30% del fabbisogno di plasma (anche in Europa vi è lo stesso deficit) e così ogni anno è costretta a comprarlo all’estero, soprattutto negli Usa, a prezzi elevati e, di conseguenza, il malato riceve spesso farmaci derivati del plasma a prezzi proibitivi, a volte impossibili”.

L’appello di Riccardo Rossi: “diventiamo donatori!”

Un piccolo gesto può cambiare il destino di più vite. Bastano pochi minuti del proprio tempo per compiere un atto semplice, ma potentissimo: donare il sangue. Anche se può intimorire, è uno dei gesti altruistici più efficaci e può davvero trasformare, in meglio, la vita di un’altra persona.

“Diventiamo donatori” invita Riccardo Rossi: “con un semplice gesto possiamo fare del bene e predisporci a riceverne. Come insegna Gesù, chi desidera ricevere deve prima imparare a donare”. Rossi racconta anche la sua esperienza personale: “per molto tempo ha avuto paura degli aghi e crisi di panico all’idea di donare. – continua – mi giustificavo pensando che già facevo abbastanza come missionario e giornalista. Ma è stata mia moglie Barbara, donatrice da oltre trent’anni, a spronarmi. Con la fede e il sostegno della preghiera sono riuscito a superare le mie paure e oggi sono un donatore consapevole”.

“Salviamo altre vite”

Oggi Riccardo dona regolarmente sangue, plasma e piastrine: “Con questo atto d’amore, ci mettiamo nella condizione di fare e di ricevere del bene; a questo proposito Gesù dice a tutti noi: “Figlia/o mia chi vuol ricevere deve dare, il dare dispone la creatura a ricevere, e Dio a dare” (tratto da Libro di Cielo, volume 29, del 10 maggio 1931, vergato dalla serva di Dio Luisa Piccarreta). Non dobbiamo avere preconcetti nel donare sangue; anche io prima avevo paura degli aghi, avevo crisi di panico al solo pensiero, mi cullavo del fatto che facevo già tanto per gli altri, essendo un missionario impegnato nel sociale ( giornalista, già portavoce di Fratel Biagio a Palermo). Ma grazie allo stimolo di mia moglie Barbara, donatrice trentennale e alla fede sono diventato anche io un donatore di sangue, di plasma e di piastrine, con la consapevolezza che col mio gesto posso contribuire a salvare la vita di chi ha avuto un incidente, di chi ha bisogno di sangue, di chi fa trapianti, di chi ha il cancro, di chi ha malattie infettive, deficit immunitari, etc”

Poi conclude: “grazie alla preghiera, che mi permette di essere fuso in Gesù, mantengo la calma, non guardo l’ago e penso solo al bene che posso fare; il piccolo dolore della puntura e le mie paure scompaiono e la gioia nel dare è grande – aggiunge – prima di andare in vacanza ricordiamoci di donare; per chi non lo ha ancora mai fatto, coraggio non esitate, donando sangue e i suoi derivati, plasma e piastrine, si salvano vite”.