È passato un anno da quando fratello Biagio Conte ha lasciato il suo corpo terreno, ormai sofferente, per tornare alla casa del Padre. Per ricordarlo, la Missione di Speranza e Carità ha organizzato tre giorni di celebrazioni.

“Noi stiamo vivendo queste giornate ricordando fratello Biagio – ha riferito Don Pino Vitrano, responsabile della Missione di Speranza e Carità – La sua figura non ci ha mai afflitto, anche se ovviamente nel momento in cui ci ha lasciati l’afflizione è nata, ma il Signore poi l’ha trasformata in gioia, perché noi lo sentiamo molto vicino e presente”.

Celebrazioni per Biagio Conte, evento a Godrano mercoledì 10 gennaio

Il programma parte domani, mercoledì 10 gennaio, alle 11.30, in contrada Portella di Pero a Godrano. Si parlerà di “Natura, Eremi, Spiritualità in Fratel Biagio e Padre Pino Puglisi”. Durante la mattinata sarà accolta la statua della Madonna di Loreto e inaugurata la Cappella “Maria Santissima di Loreto”. Poi sarà celebrata la messa eucaristica e saranno piantumati gli alberi donati dal Corpo Forestale.

Don Pino, “Evidenziamo l’amore di fratello Biagio per natura e creato”

“Con questa giornata vogliamo mettere in evidenza degli aspetti che erano caratteristici di fratello Biagio come l’amore per la natura e per il creato – ha sottolineato Don Pino – Infatti, sin dall’inizio si rifugiava nei boschi o in luoghi come Raddusa in cui passò diverso tempo con i pastori. Biagio mi diceva sempre che aveva bisogno di non staccarsi dal mondo del Creato perché lì trovava pace e serenità. Per fortuna aveva trovato questo boschetto sotto monte Grifone, quindi facilmente raggiungibile, in cui andava a ricaricarsi. In questo luogo, in cui lui ha sostato per mesi, vorremmo domani far ritrovare a tanti cittadini questo segno di amore per la natura e di speranza. Tanti cittadini ci stanno sanno collaborando attivamente per organizzare la giornata ed anche la Forestale è in subbuglio, infatti, abbiamo ricavato un piccolo spazio in cui vi sarà la piantumazione simbolica di un abete dei Nebrodi che ci è stato donato appunto dagli uomini della Forestale. In un momento in cui si parla sempre di incendi e boschi bruciati, vogliamo lanciare il messaggio che è importante rispettare la natura”.

Giovedì 11 gennaio conferenza in via Decollati

Giovedì 11 gennaio, alle 17.30, si terrà invece in via Decollati, la conferenza sul tema “Carisma e Spiritualità della Missione di Speranza e Carità” tenuta da Don Giuseppe Buccellato, sacerdote e professore di Teologia. “Quando parliamo di persona carismatica ovviamente facciamo riferimento a fratello Biagio e il suo carisma è il dono che il Signore ha fatto anche a tutti noi – ha precisato Pino Vitrano – Tutto ciò viene evidenziato da Giuseppe Buccellato che segue la Missione da molto tempo. Successivamente seguiranno i canti Mariani e al Signore in cui ‘il canto si fa preghiera e la preghiera si fa canto’ perché come diceva Sant’Agostino ‘chi canta prega due volte’”.

Venerdì 12 gennaio la messa presieduta dall’arcivescovo di Palermo Lorefice

Sempre presso la chiesa “Casa di Preghiera per tutti i Popoli” di via Decollati, si terrà venerdì 12 gennaio, alle 17.30, la celebrazione eucaristica nel primo anniversario della nascita in cielo di fratello Biagio, presieduta dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, con la partecipazione degli arcivescovi e dei vescovi di Sicilia.

“Nella giornata in cui fratello Biagio ci ha lasciati faremo la celebrazione eucaristica in via Decollati perché vogliamo ringraziare il signore di avercelo donato – evidenzia infine Don Pino – Forse anche per la nostra Missione era necessaria questa esperienza per fare uno stacco e un rilancio ancora più forte che ci impegna a livello spirituale, morale e sociale, in una società in cui c’è molto bisogno di quelli che sono stati la sua opera e il suo messaggio. Tra di noi maturava tutto nella gioia di collaborare insieme e guardare avanti su vari fronti senza scoraggiarci, nonostante tutto quello che abbiamo affrontato. Dio, però, non ci abbandona e anche fratello Biagio non sarà con le mani in mano. In questo momento, c’è chi agisce dall’alto e chi dal basso in un’unica direzione e per un’unica causa”.

Articoli correlati