Nei 3 mesi estivi la Guardia di Finanza ha svolto nelle località di villeggiatura e nelle città d’arte 36.467 controlli, con una media di circa 500 verifiche al giorno. E’ quanto emerge dai dati relativi al periodo che va da metà giugno a metà settembre nell’ambito del piano straordinario di controlli estivi per contrastare gli illeciti economico-finanziari che, sottolinea il comando generale, “oltre a danneggiare le casse dello Stato e gli imprenditori onesti, mettono a repentaglio la salute e la sicurezza dei cittadini”.

Nel corso dell’estate una casa vacanza su due è stata affittata in maniera irregolare dai proprietari di seconde e terze case nelle località balneari, di montagna e nelle città d’arte da giugno a settembre. Su 1.477 controlli effettuati 902 sono risultati irregolari e, di questi, 753 sono risultati affitti in nero. Le regioni dove si sono registrati i casi più numerosi sono Puglia, Toscana e Lazio.

Tra i casi più eclatanti scoperti dai militari delle Fiamme Gialle quello di Pescara dove una ventina di persone che affittavano in nero abitazioni e b&b a turisti in vacanza nei comuni costieri, hanno evaso circa 350mila euro. Ad una società immobiliare sono invece state contestate operazioni in evasione d’imposta per 150 mila euro mentre già a luglio i finanzieri avevano scoperto a Taormina veri e propri hotel fantasma: bed and breakfast completamente sconosciuti al fisco o appartamenti affittati in nero. I proprietari hanno omesso di dichiarare al fisco 130mila euro.

Individuati, poi, 4.126 venditori abusivi: soggetti che non hanno mai richiesto la licenza o i permessi previsti dalle norme, che non hanno mai comunicato al fisco l’inizio dell’attività o che non hanno mai installato i registratori di cassa. Sono stati sequestrati 29 milioni e mezzo di prodotti contraffatti, con una media di oltre 380mila pezzi al giorno. Su quest’ultimo fronte sono state denunciate 1.320 persone e scoperte 21 tra fabbriche e depositi clandestini. Tra le varie operazioni portate a termine, quella dei finanzieri di Torino che ha consentito di scoprire un vero e proprio ‘palazzo dell’illegalità’, un b&b nel centro storico della città pubblicizzato su tutti i siti del settore che, oltre a non avere alcuna autorizzazione, era diventato un centro di smercio di falsi prodotti di lusso, due stabilimenti balneari in Puglia e Calabria trasformati in discoteche completamente abusive e due stabilimenti fantasma a Napoli che occupavano abusivamente un’area del demanio affittando sdraio e ombrelloni.

Sono oltre 3.100, invece, i lavoratori sottratti allo sfruttamento di datori senza scrupoli nel corso dell’estate. Si rata di 2.384 italiani, 703 stranieri e anche 36 minori che hanno lavorato o senza contratto o con una paga in nero. I militari hanno denunciato complessivamente 69 persone. Tra le ultime operazioni, quella che ha portato all’arresto di 12 persone ritenute appartenenti ad un’associazione a delinquere: indagando su una quarantina di cooperative che lavoravano in un’azienda logistica di Stradella (Pavia)e dopo aver sentito circa 300 lavoratori, la Gdf ha scoperto che le cooperative facevano capo, attraverso prestanome, ad un’unica organizzazione i cui membri sottoponevano i lavoratori a turni di 12 ore senza riposi settimanali, ferie o aspettative. L’indagine ha consentito di accertate un’evasione dell’Iva di 5,8 milioni e l’omesso versamento dei contributi per 9,2 milioni.

Infine il settore dei carburanti con un distributore su cinque irregolare. Dei 2.180 distributori complessivamente controllati in tutta Italia, 496 hanno avuto delle contestazioni e, di queste, 286 hanno riguardato la disciplina dei prezzi. 83 sono invece i responsabili delle stazioni denunciati, con il sequestro di oltre 700mila litri di prodotti petroliferi.