Il Comune di Palermo fa due conti sul fenomeno dell’evasione dei tributi e si accorge di aver un ammanco da 21 milioni di euro. La conseguenza è quella frutto dell’applicazione del recente regolamento che regola la materia. E cioè che chi non paga i tributi si vedrà sospesa l’attività commerciale. Secondo le prime stime fatte dagli uffici all’incirca un esercente su 4 in città non è in regola. In soldoni vuol dire che ben 1.300 attività commerciali rischiano di chiudere baracca e burattini.

Non solo negozi

In questo conto non ci sono soltanto negozi. Ma anche studi professionali, imprese a vario titolo, persino banche. C’è un po’ di tutto nel magma dell’evasione tributi, in realtà un trend che tutto sommato è in realtà siciliano e non certo confinato alla sola Palermo. Spesso ci si trincera dietro la parola crisi e adesso si parla degli strascichi dell’emergenza covid. In realtà se si va a vedere un po’ lo storico degli andamenti dei pagamenti dei tributi il trend è stato sempre lo stesso. Probabilmente c’è una certa avversità alle tasse.

Cosa dice il regolamento

Il regolamento comunale, che altro non è se non l’applicazione di una legge nazionale, recita che alle attività commerciali non in regola con i tributi andrebbe ritirata la Scia, la certificazione di inizio attività. E di conseguenza si deve chiudere. Infatti senza questa documentazione non si può aprire un’attività commerciale e dunque pubblica. Adesso l’amministrazione comunale cosa farà? Intanto gli uffici hanno rassegnato questa drammatica situazione dei conti.

I numeri

Su circa  mila utenze non domestiche, quindi tutti i contribuenti al di fuori della privata abitazione, ci sarebbero 1.300 posizioni irregolari. L’evasione dei tributi locali attiva procedure sanzionatorie, sulla base del regolamento, che arrivano alla revoca della licenza e delle concessioni esistenti per le attività produttive o al diniego di autorizzazioni per l’avvio di nuove attività. Obiettivo del provvedimento è quello di garantire una maggiore efficacia contro l’evasione del pagamento totale o parziale di tributi comunali.

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