- Ambiente: nuova sede per Arpa Sicilia in ex Roosvelt Palermo
- Centro internazionale eccellenza tutela ambiente e salute uomo
- Riqualificazione con Fondi Poc fino a 60 milioni, area fruibile per i cittadini
Sono stati ristrutturati dall’Arpa i locali del complesso ex Roosevelt di Palermo per ospitare la sede dell’Agenzia regionale e il primo blocco del nuovo Centro internazionale di eccellenza per la Tutela dell’ambiente e la salute dell’uomo della Regione Siciliana.
Oggi la presentazione del nuovo centro
La presentazione con l’assessore regionale all’ambiente Toto Cordaro e il direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, e, in collegamento video da Roma, Stefano Laporta, presidente del Sistema nazionale protezione ambiente (Snpa) e dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Sono stati trasferiti nella nuova sede, di circa 4.700 metri quadrati, ristrutturata in otto mesi con una spesa di 800mila euro, circa 150 persone.
Risparmi per la Regione
“Risparmieremo in termini di fitti passivi – ha detto l’assessore Toto Cordaro – 180mila euro l’anno. Il governo Musumeci punta a usare gli immobili di proprietà della Regione Siciliana”. Nell’area assegnata all’interno del complesso ex Roosvelt sono presenti tre grandi padiglioni prospicienti il mare e uno alle spalle. Il primo versa in uno stato critico a causa del disuso e perché vandalizzato, soltanto una parte del secondo è stato recuperato grazie alla Soprintendenza del mare al piano terra e dell’Ispra nella metà del primo piano. Il terzo padiglione ha ospitato, fino a qualche tempo fa, le officine ex Ciapi ed è abbandonato. Il quarto padiglione, recuperato e ammodernato negli impianti, è stato sede di uffici e adesso è sede dell’Arpa Sicilia.
Obiettivo, promuovere innovazione sostenibile
Il Centro internazionale, oltre all’Agenzia regionale per la protezione ambientale, conta sull’apporto di Cnr, Ismett e Istituto nazionale di fisica nucleare, e avrà come obiettivo la promozione di un’innovazione sostenibile, anche in ambito sanitario, attraverso alta formazione, ricerca e sviluppo, attrazione d’investimenti e condivisione dei risultati di ricerca.
Bonificate le aree esterne
L’Arpa ha riqualificato le aree esterne attraverso la bonifica degli spazi verdi e la messa in sicurezza del territorio circostante restituendo ad un uso civico l’area demaniale in precedenza vandalizzata e abbandonata. “Sono state anche effettuate opere di ripristino e collettamento della rete fognaria – ha sottolineato Vincenzo Infantino, direttore Arpa Sicilia – per evitare qualsiasi scarico accidentale nelle acque di mare antistante l’area e di messa in sicurezza della cabina elettrica”. Sono in programma altre, con 3 interventi, che inizieranno nell’arco del prossimo semestre e che interesseranno la riqualificazione dei primi due padiglioni con un intervento di circa 16milioni (fondi Poc) già stanziati sul bilancio dell’Agenzia, l cui bando europeo sarà pubblicato entro fine di luglio per un importo di 15.165.946,57 euro; continueranno con l’ultimo edificio e l’area “Scivoli” prevedendo anche opere relative ad aree esterne fruibili dai cittadini per un importo stimato di 30 milioni. I
Un laboratorio di analisi ambientale
Infine, attività di progetto e attrezzature del centro di eccellenza per un importo stimato di 15milioni. L’Agenzia insedierà nel primo padiglione, per l’area della Sicilia occidentale, il proprio laboratorio di analisi ambientale e di ricerca applicata alle tematiche di ambiente e salute in collaborazione con altri enti di ricerca ed università. Tra gli obiettivi dell’assessorato regionale dell’Ambiente, oltre alla valorizzazione del complesso monumentale Roosevelt con interventi di riqualificazione architettonica, vi è stata la volontà di potenziare le attività dell’Arpa Sicilia, promuovendo una partnership istituzionale con strutture afferenti agli ambiti di ricerca in materia di salute dell’uomo e sostenibilità ambientale. “Il recupero del Roosevelt e la realizzazione di un Centro di eccellenza- aggiunge l’assessore Cordaro – è un esempio di come un bene in stato di degrado può diventare una opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico per la Regione Siciliana”.
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