“La norma c’è, adesso il lavoro”, con questo sintetico ma significativo slogan, i lavoratori, esperti in politiche attive del lavoro noti alle cronache come gli ex sportellisti in presidio permanente dall’8 febbraio sotto l’assessorato alla famiglia in via Trinacria continuano lo stato di agitazione intensificando la forma di lotta anche in altre province siciliane.

“Lavoratori che hanno superato qualsiasi record di resistenza civile e composta per difendere il proprio lavoro e con esso la dignità – sottolineano in una nota -, che hanno ampiamente dimostrato di avere una resistenza fisica e psicologica che non ha eguali. Lavoratori che non arretreranno di un millimetro fino a raggiungimento dell’obiettivo”.

Dopo l’approvazione della norma in finanziaria che avrebbe dovuto dare il via al loro utilizzo, i manifestanti contestano di aver “incassato un rifiuto, dopo aver chiesto un’incontro con l’assessore, per verificare se fossero stati effettuati passi significativi in direzione della loro ricollocazione”.

“Da più fonti autorevoli – si legge nella loro nota di protesta – si apprende che il governo, prima di procedere con i decreti attuativi, intende aspettare 60 giorni per assicurarsi che la norma non sia impugnata, trascorso tale tempo avrà 30 giorni di tempo per stilare l’elenco ad esaurimento, nel frattempo, riferiscono, che stanno lavorando e auspicano la ripresa lavorativa della platea per settembre, dimenticando che trattasi di padri e madri che non lavoravano dall’8 aprile 2015 e che da tre anni sono ormai nel limbo della disperazione e dell’incertezza”.

“La professionalità di questi lavoratori – dicono – è indispensabile per l’erogazione di tutte le misure delle politiche attive del lavoro che sono, in base alla riforma nazionale, precondizione imprescindibile di coloro i quali necessitano di tali servizi per beneficiare delle varie forme di sostegno al reddito. Dimenticando che i loro tempi non coincidono con il bisogno del popolo”.

“Siamo stanchi e indignati, saremo in presidio il 3 e 4 giugno sotto la segreteria politica dell’assessore Gianluca Miccichè a Caltanissetta per chiedere con forza al Governo di adottare, in tempi brevissimi, tutti i provvedimenti attuativi contenenti le modalità, i criteri e la tempistica dovuta, al fine di garantire e salvaguardare economicamente e giuridicamente i lavoratori indicati nell’art. 13 della legge ex ddl 1133/1155 A Stralcio I – Disposizioni stralciato/A pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 24 maggio 2016 e ad individuare, altresì, nell’ente in house il datore di lavoro e la consequenziale copertura finanziaria da destinare ai suddetti lavoratori per assicurare loro la continuità lavorativa e retributiva mensile”.