Per Extemporanea H24, sabato 16 giugno, dalle ore 11 del mattino, sedici pittori invaderanno Palermo e dipingeranno dal vivo, tra la gente, in estemporanea, nelle piazze della città e nelle sale della galleria Lombardi / La Nica, di via Villaermosa 41, che promuove l’iniziativa. Sarà l’occasione di assistere alla nascita di un’opera d’arte e di incontrare i curatori Maria Vittoria Marchetta e Lorenzo Lombardi, per conoscere il progetto e parlare con gli artisti. Nelle ventiquattro ore si avvicenderanno iniziative dedicate all’arte e alla cultura: dialoghi con gli artisti, incontri con la critica, con i giovani, lettura di poesie, musica, momenti conviviali enogastronomici. L’esposizione delle tele realizzate e di altre degli artisti partecipanti, sarà visitabile in galleria fino a sabato 14 luglio 2018. Ingresso libero. Orari: lun. – sab. ore 16:00 – 20:00.
Gli artisti che parteciperanno ad Extemporanea H24
Gli artisti che parteciperanno ad Extemporanea H24 saranno Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Marco Eusepi, Piero Mascetti, Nicola Pucci, Ignazio Schifano, che lavoreranno all’interno della galleria. Francesco Barilaro sotto la sede di via Villaermosa. Saranno nelle piazze cittadine Giuseppe Barilaro e Linda Randazzo, a piazza Garraffello, Antonino Gaeta e Igor Scalisi Palminteri, nel Cortile della morte alla Vucciria. Jacopo Truffa davanti al Teatro Massimo, Lorenzo Gramaccia ai Quattro Canti, Flavio Orlando a piazza Bologni. Il Laboratorio Saccardi, formato da Vincenzo Profeta e Marco Barone, girerà per la città con eventi e performance.
Tutti gli artisti di Extemporanea H24 saranno riconoscibili dalla maglietta con i loghi delle gallerie Lombardi e La Nica e da quello di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, da cui la manifestazione ha ricevuto il patrocinio. Con questo progetto le due gallerie romane intendono omaggiare Palermo, grande capitale europea della cultura, diventando un palcoscenico dell’arte per cittadini e visitatori, offrendo uno spaccato della pittura italiana contemporanea. «L’idea – spiega Lorenzo Lombardi – è di mettere il visitatore in condizione di vedere i pittori sporchi di colore e all’opera. Una cosa a cui gli addetti ai lavori sono abituati, ma che solitamente è rara per il grande pubblico».
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