L’ex direttore sportivo del Palermo Fabio Lupo ha parlato a BlogSicilia.it della cessione societaria: “Non è mia abitudine fare illazioni, mi attengo alle comunicazioni ufficiali, dunque prendo atto del passaggio della società agli inglesi. Vedremo quanto faranno per il Palermo, considerando che hanno un’eredità pesante perchè l’era Zamparini è stata grande e verrà sempre ricordata”.

QUANDO MOURINHO OFFESE PALERMO

Lupo, poi, ha espresso la sua idea sul mercato di gennaio e sulle potenzialità dei rosanero: “Lo dico dall’anno scorso, per me il Palermo ha la squadra più forte della Serie B. Non credo che debba essere io a giudicare cosa può servire o meno. E’ chiaro che a gennaio c’è sempre l’operazione in entrata o in uscita mirata a colmare qualche lacuna. Foschi e Stellone sono persone molto competenti e sapranno cosa fare”.

Sui suoi risultati a Palermo: “Io sono molto orgoglioso del fatto che molti palermitani ancora mi chiamino e mi ricordino volentieri. Non ho rimpianti, le incomprensioni fanno parte del mio mestiere, mi limito a ricordare i bellissimi momenti che ho vissuto in Sicilia”.

Lupo è stato l’artefice degli acquisti di Coronado e Gnahorè oltre che dei polacchi nella passata stagione. Giocatori che hanno fruttato diversi milioni nelle casse rosanero. Come se non bastasse, è stato artefice insieme a Tedino, della valorizzazione di La Gumina.

“Il mio rapporto con Zamparini è stato per tanti mesi molto professionale. Poi lui ha dovuto dare delle giustificazioni che lasciano un po’ il tempo che trovano ma non so nemmeno io effettivamente cosa sia successo. Io ho un buon ricordo di lui, ci siamo detti le cose che dovevamo dirci. Lui conosce la mia verità – prosegue Lupo a BlogSicilia.it -, gli ho spiegato le mie idee per come sono abituato a fare, nelle sedi e nei tempi opportuni. Non voglio riaprire il capitolo Zamparini, ho solo ricordi belli di Palermo e della sua gente”.

Su Tedino e Stellone: “Bruno credo abbia pagato una rottura in alcuni equilibri che si erano creati e che avevano portato, fino a febbraio, degli ottimi risultati. Ma non penso che solo lui ne abbia risentito, ma tutta la società: il Palermo infatti ha mancato la promozione”.

“Quest’anno, invece, non so di preciso cosa sia successo perchè non c’ero. Credo che ripartire da Tedino non sia stata la scelta migliore: non perchè non sia all’altezza, anzi, semplicemente perchè Stellone aveva avuto un fortissimo impatto emotivo con la squadra e probabilmente ricominciare con lui sarebbe stata la scelta più opportuna”.

“Ribadisco, solo per l’alchimia che si era creata tra Stellone e la squadra, sono in simbiosi e forse considerando la situazione bisognava ripartire da lui. Tedino è bravissimo e già dalla prossima stagione lo rivedrete sicuramente in una panchina“.