E’ proprio dei giorni scorsi l’autorevole presa di posizione di Piero Angela contro le fake news, le false notizie che dilagano nel web, senza controllo, senza alcun fondamento, pronte ad accreditare (e col tempo consolidare) verità inesistenti o addirittura screditare assunti consolidati, a danno della “pubblica fede”.

Un fenomeno assai complesso, ma dei cui contorni il lettore non del tutto sprovveduto (ci si perdoni il termine) potrebbe correre ai ripari, rimediando con la “diligenza media del buon utilizzatore dei media”: la fonte da cui deriva la notizia! La tracciabilità, insomma, da cui prende le mosse una certa affermazione! Piero Angela, divulgatore scientifico e giornalista di lungo corso, rivolge un appello contro le fake news: dalla sezione Salute dell’Adnkronos, ritiene che “gli scienziati dovrebbero essere più presenti sul web”, nella considerazione peraltro di quanta importanza rivesta il fenomeno delle fake news nel campo della salute pubblica.

Ebbene, anche a Palermo, se n’è parlato presso l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Alessandro Volta”, nell’ambito di una “lezione con i giornalisti”, promossa dall’Osservatorio permanente giovani editori, una realtà scesa in campo già da qualche anno contro il fenomeno delle “bufale”, istituendo un organo istituzionale dell’Organizzazione, l’International Advisory Council, con lo scopo di accrescere tra i giovani proprio le competenze tali da far acquisire loro la capacità di discernere le “quality news” dalle “fake”.

All’iniziativa dell’IISS “A. Volta” hanno partecipato Massimo Esposti, contributor de Il Sole 24 Ore e Lino Morgante, Direttore Editoriale de Il Giornale di Sicilia e della Gazzetta del Sud. Al termine dei saluti di Lino Morgante, è cominciata la vera e propria lezione (che si inserisce nel progetto “Il Quotidiano in Classe”, a cura di Gian Antonio Stella, anch’egli presente, editorialista del Corriere della Sera) e alla quale è seguita quella di Marco Ferrando, giornalista de Il Sole 24 ORE, nell’ambito del progetto “Young Factor”.

Sono intervenuti anche Antonio Ardizzone e Marco Romano, rispettivamente direttore e vicedirettore de Il Giornale di Sicilia nonché Luigi Casillo (della redazione Sky TG24). Un incontro che ha avuto il pregio di evidenziare ai giovani ragazzi, intervenuti anche dalla Sicilia orientale (e magari futuri giornalisti) come sia importante assumere un ruolo “consapevole” del lettore che detiene in definitiva il “controllo ultimo” delle informazioni (e che tuttavia vanno verificate quanto a veridicità ad opera dello stesso giornalista). Bufale a parte, ciò che è in gioco è davvero la verità delle news, una preziosità di questi tempi, che Andrea Ceccherini, leader e fondatore dell’Osservatorio giovani editori, ha inteso rilanciare istruendo i ragazzi a “fiutare” le fake e ad apprezzare la bontà della qualità dell’informazione (anzitutto privilegiandone la verità, per l’appunto).

E così intesa l’informazione, quella vera, quella buona, diventa “tartufo”: preziosa, odorosa, raffinata. Nel bosco delle bufale, disporre d’un buon fiuto, aiuterà gli studenti ad essere attenti e a riconoscere il “buongusto” tra i righi delle news! Magari fiutandole, in un futuro di giornalisti!