Il giudice del tribunale di Palermo, Giuseppe Sidoti, si è riservato di decidere sull’istanza di fallimento del Palermo calcio presentata dalla Procura, secondo la quale la società sarebbe insolvente.
I pm avevano presentato anche una memoria nei giorni scorsi per rispondere ai rilievi della difesa del Palermo.
Il giudice Sidoti deciderà collegialmente con il presidente della sezione fallimentare Giovanni D’Antoni e il giudice più anziano Raffaella Vacca e potrebbe accogliere o respingere l’istanza della Procura ma anche disporre una perizia o rinviare ad altra udienza come hanno chiesto i pm Andrea Fusco e Francesca Dessì.
La decisone potrebbe arrivare nelle prossime ore. Questa mattina, nell’udienza che è durata circa un’ora e un quarto, le parti hanno discusso: la Procura ha insistito nella richiesta di fallimento mentre la difesa ha ribadito che il Palermo ha debiti molto inferiori a quelli ipotizzati dalla Procura e di essere solvibile.
Il pool di avvocati del Palermo è composto dai legali Francesco Pantaleone, Francesca Trinchera e Gaetano Terracchio, a cui si sono aggiunti gli avvocati Francesco Paolo Di Trapani e Nicola De Renzis e Lorenzo Stanghellini, docente di diritto commerciale alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze.
La sezione fallimentare del tribunale di Palermo – con il collegio composto dal presidente Giovanni D’Antoni, dal giudice delegato Giuseppe Sidoti e dal giudice anziano Raffaella Vacca – ha disposto una consulenza per decidere l’istanza di fallimento del Palermo calcio presentata dalla Procura, secondo la quale la società sarebbe insolvente.
Oggi, per la prima volta, abbiamo potuto interloquire con la Procura presentando le nostre ragioni. Siamo molto ottimisti, aspettiamo fiduciosi la decisione del Tribunale”.
Lo ha detto l’avvocato del Palermo, Francesco Pantaleone, al termine dell’udienza sull’istanza di fallimento della società presentata dalla Procura.
“Abbiamo ripercorso quanto scritto nelle memorie – ha spiegato – il fatto di avere avuto un confronto con la Procura è molto importante”. Il presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, si dice fiducioso: “Speriamo di avere belle notizie a breve.
Abbiamo illustrato le nostre ragioni al Tribunale, siamo sicuri dei nostri bilanci. Sono sereno e l’evolversi della situazione ci rende ancora più ottimisti. L’analisi dei documenti ci rende davvero tranquilli”.
La società Palermo Calcio può operare perché in bonis. Noi prendiamo atto di questo provvedimento ma lo stesso non ha nessun condizionamento rispetto all’attività ordinaria”.
Lo ha detto l’avvocato del Palermo, Francesco Paolo Di Trapani, parlando del prossimo calcio mercato di gennaio. “Adesso leggeremo per bene – ha proseguito – i quesiti nella perizia stabiliti dal tribunale. Di sicuro nelle carte da noi presentate ci sono documenti più attuali di quelli presi in considerazione dalla Procura”.
“Da parte nostra c’è la massima disponibilità – ha detto Giammarva – per fornire ulteriori documenti, se dovessero servire ai periti del Tribunale”.
I periti – uno di Bologna, uno di Pescara e l’altro di Palermo – hanno 50 giorni per presentare la bozza di consulenza tecnica, a quel punto gli avvocati e la Procura potranno fare le loro osservazioni nei successivi 10 giorni e poi i consulenti avranno ulteriori 10 giorni per consegnare la perizia definitiva.
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