C’è anche la città di Palermo fra le quattro in cui ai saldi non si accompagnano h gli scontrini. In base ad una indagine a campione condotta nella prima giornata di saldi a Napoli, Potenza, Aosta e proprio Palermo, emerge che 1 consumatore su 3 non ha ottenuto il regolare scontrino fiscale Questo, oltre a rappresentare un chiaro allarme per l’evasione fiscale, mette a rischio ogni azione successiva dal cambio del prodotto danneggiato che per legge può avvenire entro sette giorni dall’acquisto, fino al controllo da parte dell’acquirente su prezzi e sconti.
L’indagine è stata effettuata dal sito Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani che, con lo Sportello del contribuente, monitora costantemente l’evasione fiscale in Italia.
Grazie alla collaborazione tra Contribuenti, Lo Sportello del Contribuente ed il Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella di Benedetto”, è stato anche possibile monitorare l’andamento delle vendite che alle 13 di ieri registrava una flessione del 6% rispetto alla stessa ora del primo giorno di saldi invernali dello scorso anno, anche a causa del blocco alla circolazione disposto da alcune amministrazioni comunali.
Per vigilare sulla mancata emissione degli scontrini, comunque, l’associazione Contribuenti.it ha deciso di mettere in campo volontari anti evasione “Abbiamo deciso di istituire una task force di volontari che, durante tutto il periodo dei saldi, si mischieranno ai cittadini in cerca di occasioni e buoni affari – dice Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it -. Lo scopo è quello di evitare le solite fregature legate ai saldi, e aiutare i consumatori nei propri acquisti. I Contribuenti italiani, infine, sono danneggiati dalla mancata emissione dello scontrino fiscale – continua Carlomagno – perché non possono cambiare il prodotto, se difettoso”.
In particolare a Palermo a questa analisi di natura nazionale avviata nelle città dove i saldi sono iniziati, si affiancano i dati di Confesercenti. secondo i commercianti locali l’incremento degli affari con l’avvio dei saldi è stato risibile.Il confronto con il periodo di prezzi ‘non in sconto’ mostra un aumento delle vendite solo dell’ 1% in zone centrali come via Roma, solo del 5% nel salotto buono della città, aree di shopping per eccellenza come via Libertà e Ruggero Settimo. E’ andata meglio solo negli Ipermercati e anche in questo caso con la complicità delle chiusure al traffico che dirottano gli acquirenti dove è facile parcheggiare, spostarsi e così via, dunque proprio nei centri commerciali.
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