I funzionari agenzia delle accise dogane e monopoli di Palermo, nell’ambito di una complessa attività di controllo volta a verificare la corretta costituzione del plafond e il relativo utilizzo negli acquisti di merce in sospensione di imposta, hanno accertato un’evasione di Iva per oltre 130.000 euro.
L’evasione, compiuta da una società esercente il commercio all’ingrosso di bevande che emetteva false dichiarazioni di intento inoltrandole ai fornitori per ricevere le merci senza dover assolvere il pagamento dell’Iva.
I riscontri ottenuti mediante l’accesso effettuato presso la sede dell’esercizio commerciale e l’analisi dei dati presenti nei sistemi informativi in uso ad ADM, hanno permesso di accertare che la società non possedeva i requisiti di legge necessari per poter essere considerata esportatrice abituale e quindi di avvalersi del beneficio dell’esenzione dal pagamento dell’Iva.
L’autore dell’illecito è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Recente operazione scoprì evasione per 0ltre 4,5 milioni
A luglio un’altra operazione sul territorio di Palermo da parte dell’agenzia dei Monopoli di Stato. Anche in quell’occasione, nel mirino finiro delle aziende nell’ambito del settore delle bevande. Quella volte venne scoperta una maxi evasione milionaria. Ad essere stata messa in campo dai funzionari una complessa attività di verifica volta a monitorare la corretta costituzione del plafond ed il relativo utilizzo. L’agenzia delle dogane e dei monopoli di Palermo ha accertato nei confronti di cinque società, tutte esercenti il commercio all’ingrosso di bevande, un’evasione di iva per oltre 4 milioni e mezzo di euro.
Dall’analisi dei dati presenti nei sistemi in uso all’agenzia e i riscontri eseguiti tramite gli accessi nelle sedi delle società, è emerso che queste non avevano i requisiti di legge per poter essere considerate esportatrici abituali e godere del beneficio dell’esenzione del pagamento dell’Iva. In ragion di questa constatazione di fatto le società emettevano false dichiarazioni di intento che presentavano ai fornitori per ricevere le merci senza dover assolvere l’Iva. Gli autori degli illeciti sono stati denunciati all’autorità giudiziaria.
Nel catanese prodotti da fumo illegali
L’ultima operazione portata avanti in Sicilia da guardia di finanza e Monopoli di Stato nel quadro della contraffazione, e delle relative evasioni fiscali, aveva riguardato la provincia di Catania dove è stato bloccato un traffico da oltre due milioni di filtri e cartine per tabacco illecitamente destinati alla vendita. L’attività realizzata nell’ambito del contrasto all’abusivismo commerciale ed al contrabbando. I prodotti da fumo erano posti in vendita, presso un capannone sito nell’area industriale di Misterbianco, in completa evasione della relativa imposta di consumo, l’accisa.
L’ultima operazione a Palermo
Nel giugno scorso c’era stata l’ultima operazione di lotta al contrabbando a Palermo. In quel caso i finanzieri del comando provinciale, con i funzionari del locale Ufficio delle Dogane, avevano effettuato due sequestri per un totale di circa 25 chili di sigarette e tabacco di contrabbando, occultati nelle autovetture di due cittadini tunisini sbarcati dalle navi “Atlas” e “Fantastic”, provenienti dal porto di Tunisi.
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