Due falsi profili su Facebook a nome di Giampiero Cannella, assessore comunale alle politiche culturali a Palermo e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia della Sicilia occidentale.

Sono stati alcuni amici di Cannella ad allertarlo, dopo aver ricevuto decine di richieste di amicizia. Uno dei due profili “fake” riporta una foto, chiaramente copiata dal vero account e conta già oltre 100 amici; l’altro è senza fotografia. L’assessore Cannella ieri ha deciso di denunciare i fatti al Centro operativo per la sicurezza cibernetica polizia postale delle comunicazioni che ha immediatamente avviato le indagini per risalire agli autori dei due profili fake.

Falsi profili sui social per minacciare la ex fidanzata, stalker denunciato

Il fenomeno della creazione di falsi profili sui social è noto ed è ormai consolidato praticamente fin dalla nascita di queste piattaforme. La cronaca conta diversi fatti praticamente quotidiani. Tra i più recenti in Sicilia, nel maggio scorso, un 39enne di Noto, con precedenti penali, avrebbe creato falsi profili sui social per interagire con la sua ex fidanzata con cui avrebbe voluto riallacciare la relazione sentimentale.

Ogni giorno avrebbe postato numerose frasi, alcune dal contenuto offensivo o intimidatorio, nei confronti della donna che avrebbe avuto paura per la sua incolumità. In alcune circostanze, avrebbe deciso anche di cambiare abitudini, temendo di incontrarlo per strada o in qualche locale anche perché se l’avesse vista con qualche amico il 39enne avrebbe potuto reagire in modo violento. Le pressioni sarebbero avvenute non solo sui social ma anche al telefonato: tante le chiamate ricevute dal 39enne, che, però, avrebbe anche contattato i familiari della donna, nel tentativo di convincerla a tornare da lui.

Ha trovato, però, un muro davanti a se ma la vittima, ormai messa con le spalle al muro, ha poi deciso di rivolgersi agli agenti del commissariato di polizia di Noto. Sono state avviate le indagini, al termine delle quali il 31enne è stato denunciato con l’accusa di molestie e minacce.

“Gli accertamenti investigativi, espletati dai poliziotti del Commissariato che hanno attenzionato, in particolar modo, i messaggi inviati alla donna, velatamente minacciosi, consentivano di acquisire elementi di responsabilità a carico dell’uomo che per tali motivi è stato denunciato” spiegano dal palazzo della Questura di Siracusa.