La famiglie siciliane sono sempre più povere. La condizione economica è sempre più a rischio. Quasi la metà dei siciliani è a rischio di povertà, e quasi una famiglia su 10 si trova in condizione di grave deprivazione. Il report dell’Istat raccoglie i dati delle condizioni di vita e di reddito delle famiglie dagli anni che vanno dal 2019 al 2021. Disegna un quadro a tinte fosche riguardo l’Isola. Il primo indicatore fa un compendio di tutti i dati analizzati, ed è quello che viene definito il “rischio di povertà o di esclusione sociale”. Parliamo in questo segmento di persone che si trovano in determinate condizioni. Vivono in famiglie a bassa intensità di lavoro, o a rischio di povertà o ancora in condizioni di grave deprivazione materiale.

L’ultimo triennio

Nel 2019, in Sicilia, il 48,7% degli isolani si trovava a rischio, una percentuale che è scesa al 44,7% nel 2020 e al 43,5% nel 2021. Si parla, di anno in anno, di una media quasi doppia rispetto a quella nazionale di famiglie povere, che viaggia in maniera sostanzialmente stabile sul 25,4%. Andando più nello specifico, è stato valutato il cosiddetto rischio di povertà, Vale a dire la percentuale di persone che vivono in famiglie con un reddito netto inferiore al 60% del reddito medio individuale. In soldoni sarebbero 877 euro al mese per famiglie con un componente adulto. Nel 2019 i siciliani definibili “a rischio povertà” erano il 41,4%, scesi al 38,2% nel 2020 e al 38,1% nel 2021. Anche in questo caso, i valori sono praticamente doppi rispetto alla media della penisola, che si attesta sul 20%.

La deprivazione materiale

Ancora più in profondità va l’indicatore relativo alla grave deprivazione materiale che definisce i contorni delle famiglie povere. Definisce la percentuale delle famiglie che si trovano a registrare almeno quattro segnali di deprivazione materiale sui nove valutati. Quindi essere in arretrato nel pagamento di bollette, affitto, mutuo o altro tipo di prestito. O non poter riscaldare adeguatamente l’abitazione o non poter sostenere spese impreviste di 850 euro. Ancora non potersi permettere un pasto adeguato almeno una volta ogni due giorni, cioè con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano. Ci sono poi coloro che non possono permettersi una settimana di vacanza all’anno lontano da casa un televisore a colori, o una lavatrice, o un’automobile o un telefono. Se nel 2019 si trovava in questa condizione il 17,8% dei siciliani, il valore è calato al 9,5% nel 2020 per poi risalire al 9,6% nel 2021.

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