“Cinque cose ho da dirvi. Prima: grazie alla squadra Pd, candidati, volontari, militanti ed elettori. Resistere alle fake news, agli odiatori di professione, alle promesse ingannevoli, e a tutti quelli che hanno remato contro, non era una missione semplice. Abbiamo perso le elezioni, ma non abbiamo perso la dignità”.

Lo dice il neo senatore Pd Davide Faraone con un post pubblicato oggi sul suo profilo facebook. Faraone prosegue:

“Seconda: chi perde ne prende atto, rispetta il voto degli italiani e promette opposizione dura e costruttiva, nell’interesse esclusivo degli italiani. Terza: il partito è uno strumento, non un fine, è utile se fa qualcosa e non se garantisce qualcuno. Il prossimo congresso dovrà indicare una via, avere una visione e una squadra. La diversità è ricchezza, il tafazzismo no. È il momento della chiarezza. Quarta cosa: il mezzogiorno ci ha lanciato un messaggio e noi dobbiamo raccoglierlo. Se voltiamo le spalle, se facciamo finta di non sentire, se nascondiamo la testa sotto la sabbia non avremo fatto un bel servizio non a noi ma alla società. C’è un cortocircuito con i cittadini che dobbiamo risolvere. Quinta ed ultima cosa: grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto, rappresenterò il mio Paese e la Sicilia al Senato. Spero di non deludervi”.

Non si è fatta attendere a lungo la risposta di Carmelo Greco a nome dei partigiani Dem.

“Il messaggio che il Senatore Faraone lancia stamani è ancora una volta carico di arroganza e implicite minacce di guerriglia. Ancora una volta odio politico, puramente divisivo” dice Greco.

E ancora: “Ci saremmo aspettati che Davide Faraone chiedesse scusa al Pd, ai suoi militanti, alla sua gente. Un bagno di umiltà doveroso invece di un rilancio da ‘spadaccino’ che servirà a galvanizzare qualche ‘fedayn’ ma produrrà l’ennesimo danno al Pd. La linea politica condotta da Renzi e Faraone, che prevedeva un partito autobus, senza identità e distante dal profilo di partito di centrosinistra, ha fallito. In alcuni casi il silenzio è più dignitoso”.