“Un incontro più che positivo”. Antonio Cottone, presidente di Fipe Confcommercio Palermo, sintetizza così la riunione che si è svolta oggi con il questore di Palermo, Renato Cortese, per affrontare tutte le tematiche relative a una nuova fase dell’emergenza sanitaria.

Al tavolo erano presenti i rappresentanti della categoria, dai bar ai ristoranti, dai gestori di discoteche al settore wedding. Una lunga riunione per esporre le criticità e le principali richieste della categoria e per recepire i suggerimenti.

”Abbiamo molto apprezzato la disponibilità del Questore – dice Antonio Cottone – perché in questa delicata fase di ripartenza è fondamentale il confronto e soprattutto la collaborazione con tutte le istituzioni per garantire sia la massima serenità di lavoro agli imprenditori che la sicurezza sanitaria per i nostri clienti il cui ingresso nei locali verrà disciplinato da precisi protocolli. Un confronto che estenderemo anche al prefetto e a tutti i vertici delle forze dell’ordine, a cui offriamo la massima disponibilità per assicurare una ripresa serena delle attività, impegnandoci al rispetto delle regole ma anche a far tutto ciò che è nelle nostre possibilità per evitare che si verifichino degenerazioni della “movida” che finiscono col mettere in cattiva luce la città e i suoi imprenditori, fermo restando che ciò che accade al di fuori dei nostri locali – come ci è stato riconosciuto – non può essere imputato a noi. Vogliamo sfruttare questa emergenza per ridare ordine alle attività della nostra categoria in un clima di costruttiva collaborazione, anche al di là della fase post emergenza”.

Proprio nei giorni scorsi la protesta dei così detti operatori della movida. “Chiediamo al governo regionale di sederci attorno ad un tavolo tecnico per considerare le condizioni di sicurezza e trovare il modo per riaprire le discoteche e i locali notturni – aveva detto il deejay Mauriziotto – Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, parla di una possibile riapertura in data 8 giugno ma le linee guida sono inammissibili. In discoteca non si può andare per ascoltare musica, in discoteca la gente vuole ballare”.

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