“Contrastare i fenomeni criminali maggiormente lesivi delle entrate erariali, vigilare sul regolare impiego delle risorse pubbliche e sul corretto andamento della pubblica amministrazione; tutelare l’economia e i mercati dalle infiltrazioni criminali e dai traffici illeciti”. Sono queste le principali direttive seguite in questi mesi dalla guardia di finanza in Sicilia, come spiega il generale Riccardo Rapanotti, comandante regionale della Sicilia nel giorno del 248° anniversario della fondazione del corpo.

Tutelare l’erario

“La tutela delle entrate erariali ha portato a 2.756 Interventi di iniziativa, verifiche e controlli fiscali, cui si aggiungono le 589 Indagini coordinata dall’Autorità giudiziaria su contesti di rilievo penate tributario” aggiunge il generale. Sono stati segnalati alle procure 574 soggetti che avrebbero commesso false fatturazioni; omessa dichiarazione di consistenti volumi d’affari e di reddito conseguiti; la compensazione di crediti erariali inesistenti; la sottrazione, con complessi artifici, delle ricchezze accumulate al ristoro dei debiti fiscali. Sono stati scoperti 396 soggetti sconosciuti al fisco (evasori totali) e 564 datori di lavoro che facevano ricorso a complessivi 2.618 lavoratori ‘irregolari’ e completamente in nero”.

La lotta alla criminalità organizzata

Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, ormai sempre più impegnata agli affari, non sono mancati i risultati in questi oltre 17 mesi. “Abbiamo controllato e verificato la situazione economico-patrimoniale di 287 soggetti, indiziati di appartenere a consorterie mafiose e di trarre sostentamento dai traffici illeciti – evidenzia il generale delle fiamme gialle -. Le indagini estese ai familiari hanno consentito di analizzare la posizione di 1.810 persone fisiche, e 764 persone giuridiche. Per 179 sono scattati gli accertamenti e la proposta di sequestro o confisca 649 milioni di euro. Nei confronti di 74 persone sono stati sequestrati, 457,8 milioni di euro e confiscati 282 milioni di euro”.

I reati per riciclaggio

In questi mesi la guardia di finanza si è occupata di indagini sul riciclaggio per 114 milioni di euro e arrestato 22 persone. Con la crisi economica sono aumentati i sequestri di carburante di 185 tonnellate e i tabacchi lavorati esteri. Ne sono stati sequestrati 3,1 tonnellate di sigarette e denunciate 102 persone. “Un aspetto fondamentale della nostra azione è quello del controllo della spesa pubblica. In questi mesi sono state diverse le frodi e le irregolarità sugli appalti pubblici – continua Rapanotti –. Sono stati verificati appalti per 728 milioni di euro con 92 indagini che hanno evidenziato irregolarità su flussi di spesa per 96,4 milioni e responsabilità penali a carico di 115 soggetti”.

“Sulla spesa sanitaria sono scattati 7.800 controlli dai quali sono emerse illiceità per 93,7 milioni di euro erogati. La consolidata collaborazione nella lotta agli sprechi di risorse pubbliche, con la Procura siciliana della Corte dei Conti, ha fatto emergere 248 casi di danno erariale per 284,4 milioni totali di euro, per i quali sono state individuate responsabilità amministrative a carico di 680 soggetti. Adesso con il soldi del Pnrr le indagini saranno intensificate. Non sarà solo un’azione repressiva, ma grazie ai protocolli d’intesa stipulati ci sarà la possibilità di verificare a monte tutti i flussi di spesa e accertare sin dall’inizio degli interventi se ci fossero o meno anomalie”.

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