Quattro lavoratori in nero sono stati scoperti a Bagheria. Erano utilizzati da una società operante nel settore delle vendite porta a porta e del telemarketing. A scoprirlo la guardia di finanza che ha intensificato i controlli su disposizione del comando provinciale di Palermo. Ad operare in questo caso i finanzieri della compagnia di Bagheria.
Le pesanti multe
In particolare, le fiamme gialle durante un controllo all’interno di una società operante nel settore delle vendite porta a porta e del telemarketing hanno scoperto la presenza, fra gli altri, anche di quattro dipendenti intenti a prestare la propria opera pur in assenza delle comunicazioni obbligatorie per l’assunzione. Per questo motivo al datore di lavoro è stata elevata una sanzione amministrativa che oscilla da 1.800 a 10.800 euro per ciascun lavoratore impiegato in nero. “Continuano incessanti – si legge in una nota del comando provinciale – i controlli delle fiamme gialle in tutta la provincia palermitana finalizzati al contrasto del sommerso da lavoro, a tutela delle imprese che operano nel rispetto delle norme”.
A Carini nei giorni scorsi
Nei giorni scorsi i finanzieri della tenenza di Carini hanno individuato altri tre lavoratori in nero. In particolare, le fiamme gialle, durante un controllo presso una discoteca, hanno rilevato dalla documentazione presa in esame, l’utilizzo di tre collaboratori occasionali per i quali era stata omessa la prescritta segnalazione al competente ispettorato del lavoro. In questo modo si è andata ad integrare la violazione amministrativa di ritardata comunicazione di lavoratori autonomi occasionali, recentemente introdotta nell’ordinamento giuridico di matrice giuslavoristica. Per questo motivo, nei confronti del legale rappresentante dell’impresa controllata sono state elevate sanzioni amministrative per un massimo di 6.500 euro.
Il precedente nel Palermitano
Nei guai nel febbraio scorso finì un ristoratore del Palermitano. In quel caso i finanzieri del comando provinciale hanno scoperto tre lavoratori in nero, di cui due percettori del reddito di cittadinanza durante un controllo in una pizzeria di Villafrati. I militari hanno trovato i tre dipendenti che svolgevano la mansione di camerieri e aiuto-pizzaioli. Il titolare della pizzeria non ha mostrato alcuna documentazione sull’assunzione dei tre lavoratori. Nel corso dei controlli è emerso che due dei lavoratori percepivano il reddito di cittadinanza. Al datore di lavoro è stata elevata una sanzione che va da 3.600 a 21.600 euro, maggiorata del 20 per cento per aver impiegato “in nero” personale già percepiva il sussidio. I due lavoratori che percepivano il reddito sono stati segnalati all’Inps.
Commenta con Facebook