Dodici tra datori di lavoro e committenti denunciati, sette cantieri irregolari e sei lavoratori in nero o irregolari. È il bilancio di una serie di ispezioni da parte del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Palermo, con la collaborazione dei militari delle stazioni dei militari del territorio, in diverse aziende edili presenti a Terrasini, Altofonte, Caccamo, Corleone e Prizzi.

Sono stati decine i lavoratori controllati e di questi sei non erano assunti con regolare contratto di lavoro. In quattro cantieri è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per le gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in base al nuovo decreto emanato dal governo con misure urgenti in materia economica fiscale, a tutela del lavoro.

Per 12 tra datori di lavoro e committenti sono stati denunciati, a vario titolo, per violazioni delle norme di sicurezza come ponteggi, quadri elettrici e recinzioni non correttamente installati, mancata formazione ed informazione dei lavoratori, mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale, mancata sottoposizione del personale a visite mediche obbligatorie. Le sanzioni ammontano complessivamente ad oltre 190.000 euro.

 

 

Panormedili, “Irregolarità prima causa di morti bianche”

“Le denunce per violazioni delle norme di sicurezza basilari, scattate nell’ambito dei controlli effettuati dal nucleo carabinieri dell’ispettorato del lavoro in diverse aziende edili nei comuni di Terrasini, Altofonte, Caccamo, Corleone e Prizzi, confermano ancora una volta che sono tanti i cantieri in Sicilia che purtroppo non provvedono a garantire un’adeguata formazione dei lavoratori, con conseguenze gravissime per l’incolumità degli stessi”. Lo dicono, in una congiunta, il presidente della Panormedili, Mario e Puglisi e il vicepresidente Francesco Danese, commentando la notizia della denuncia di dodici datori di lavoro, con multe per oltre 190mila euro, per violazioni delle norme di sicurezza.

“Da tempo come ente di formazione – aggiunge la nota – ribadiamo che non si può prescindere assolutamente dalla prevenzione, che si concretizza attraverso strumenti di garanzia di sicurezza, che devono essere adottati dalle imprese. È impensabile che, come accaduto nel corso dei controlli nei cantieri del palermitano, si ravvisino gravi anomalie nei ponteggi, nei quadri elettrici e nelle recinzioni, non correttamente installati. E soprattutto riteniamo che sia  un comportamento da ‘criminale’ che non si provveda a fornire ai lavoratori dispositivi di protezione individuale perché significa mettere seriamente a rischio l’incolumità dei lavoratori”.

E conclude: “Il nostro ente è a disposizione delle imprese che operano nella legalità per garantire professionalità altamente qualificate perché solo cosi è possibile arrestare la strage di morti bianche”.

Articoli correlati