- Un colpo di bottiglia in testa, così è morto Vincenzo Giuseppe Canzoneri
- La ricostruzione del delitto di Prizzi dopo l’ammissione dell’indagata
- In passato anche denunce e querele ci sono state tra i due
Continue liti e dissapori. L’ultima acceca discussione pochi istanti prima che la convivente gli scagliasse in testa una bottiglia di birra mentre era girato di spalle per lavare un piatto. Così è morto Vincenzo Giuseppe Canzoneri, 51 anni. L’uomo non avrebbe avuto nemmeno il tempo di accorgersi che la compagna, dopo uno scatto d’ira, lo stava per colpire.
L’ammissione della donna
Questa è la ricostruzione degli investigatori del dramma avvenuto nell’abitazione di via Pagliarelli in cui viveva assieme a Romina Soragni, di 36, originaria di Baruchella in provincia di Rovigo, ora in carcere per il delitto. La stessa donna ha ammesso di aver uccido il convivente. Era ancora sotto choc, e ai carabinieri della compagnia di Lercara Friddi che hanno ascoltata assieme al pm Chiara Salerno, ha raccontato tutto per poi chiudersi nel silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere davanti al Gip di Termini Imerese.
Continue liti e frustrazioni
Il racconto della donna, come si legge sul Giornale di Sicilia, era frammentato ma erano emerse quelle frustrazioni che avrebbero avvelenato la convivenza fra i due, segnata dall’abuso di alcol e litigi anche violenti. L’ultima lite, secondo quando emerso, era scoppiata per quel suo ritorno a Prizzi, dopo essere stata per un breve periodo dalla sua famiglia d’origine in Veneto “Qui a Prizzi sono isolata, cosa ci sono venuta a fare? Perché non mi lasci stare?”, diceva continuamente la donna a Canzoneri. In passato anche denunce e querele ci sono state tra i due ma erano tornati insieme. Il 5 agosto la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la lite, l’ultima sfuriata, Canzoneri le avrebbe voltato le spalle per lavare un piatto in cucina.
Il colpo in testa di spalle
La donna, dopo aver afferrato la bottiglia di birra, lo ha colpito, come lei stessa ha ammesso, senza che lui si aspettasse nulla. L’uomo si è accasciato sul pavimento, agonizzante in una pozza di sangue a causa di una grave ferita al capo. La donna poi è uscita da casa e ha iniziato a vagare per il paese con gli abiti e le scarpe insanguinate. Era stato cosi che un poliziotto fuori dal servizio l’aveva notata e le aveva chiesto cosa stesse facendo. Poi la richiesta d’intervento ai carabinieri e le prime ammissioni della donna. Perché hai le scarpe sporche di sangue? Ho un morto in casa, venitelo a prendere.
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