Questa mattina la città di Palermo si è svegliata con striscioni affissi per tutto il centro città che invitano al corteo cittadino che si terrà domani pomeriggio alle 16.30 con concentramento a Piazza Verdi, riportando appunto la scritta “Per un 8 Marzo di lotta”.
Il corteo, frutto di alcune assemblee cittadine tenutesi nel corso delle ultime settimane, vedrà la partecipazione di molte associazioni, coordinamenti e collettivi, che anche questo 8 Marzo si pongono l’obiettivo di recuperare la memoria delle battaglie che nell’ultimo secolo hanno scritto la storia delle donne. “Una memoria a cui va affiancata la lotta quotidiana – dicono gli organizzatori – contro un sistema che, promuovendo maschilismo e omofobia, il cui mezzo principale è la pubblicità sessista che riempie le nostre città, cerca di far leva sulle differenze non solo di classe ma anche di genere. Un sistema che appunto attacca ogni giorno i diritti conquistati dalle donne negli ultimi decenni: un esempio fra tutti la legge 194, lesa tutti i giorni dall’altissima percentuale dell’obiezione di coscienza (in Sicilia circa l’87% dei medici sono obiettori) e costringe le donne all’aborto clandestino, spesso all’estero”.
“Il sistema capitalista – si legge nella piattaforma che lancia il corteo – usa violenze di genere ogni giorno e con ogni mezzo. Di poche settimane fa è la propaganda pregna di omofobia del Family Day che rilancia l’idea di famiglia ‘perfetta’ che ruota attorno alla donna, moglie e madre perfetta, angelo del focolare. O andando ancora indietro si arriva al capodanno tedesco e ai fatti di Colonia strumentalizzati dal mainstream in chiave razzista: violenze sessuali di massa su una decina di donne da parte di centinaia, a detta dei media, di arabi e di ubriachi. Ancora una volta è facile addossare all’immigrato il ruolo di violento, rappresentando il sessismo come appannaggio esclusivo di chi non è educato alla ‘civiltà occidentale’.Il teatrino che in queste settimane si sta svolgendo intorno al ddl Cirinnà è l’ennesima partita al ribasso che si gioca sulla nostra pelle. Non ci rappresenta chi elemosina diritti e si accontenta delle briciole e per questo continueremo a pretendere tutto ciò che ci spetta a partire dalle piazze”.
“Recuperare il valore della giornata dell’otto marzo – continua il documento – significa impedire che venga strumentalizzata e messa a valore da e per il capitale. Esempio ne è stata la scelta, qualche anno fa, di una nota marca di abbigliamento spagnola che utilizzò lo slogan Yo Decido, la campagna lanciata dalle donne spagnole contro la legge antiabortista del governo Rajoy, tramutandolo in Tu Decides per vendere un prodotto sfruttando una questione politica tra le più delicate della Spagna degli ultimi decenni. Usare questo slogan per vendere è come usare un occhio nero a scopo di marketing. Dobbiamo lottare contro il tentativo di trasformare le battaglie delle donne in un fenomeno pubblicitario, utile solo ad alimentare politiche securitarie, razziste e omofobe”.
“Recuperare la memoria e determinare il presente – dice lo slogan della manifestazione – Ci volete vittime ci avrete ribelli!”
Il corteo partirà alle ore 16.30 da Piazza Verdi e terminerà a Piazza Pretoria davanti la struttura comunale.
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