Festa della Repubblica anche a Palermo con la tradizionale cerimonia in piazza Vittorio Veneto conosciuta dai palermitani come “La Statua”.
Il prefetto depone corone di alloro
Il prefetto Giuseppe Forlani ha deposto una corona di alloro al monumento dei caduti per commemorare i defunti della seconda guerra mondiale. Sono iniziati con questa deposizione le celebrazioni per il 76esimo anniversario della proclamazione della Repubblica.
Cerimonia al teatro Politeama
Al teatro Politeama Garibaldi, alla presenza delle autorità civili e militari si sta svolgendo la cerimonia di consegna delle distinzioni onorifiche dell’ordine al merito della Repubblica e delle medaglie d’onore alla memoria di cittadini italiani, militari e civili deportati nei lager nazisti dopo l’8 settembre del 1943. Nel corso della manifestazione si premieranno le scuole vincitrici del concorso “Libertà di stampa e cultura della legalità”.
20 sindaci siciliani sfilano ai Fori Imperiali
Per il settimo anno consecutivo, è toccato ai sindaci, stamattina, l’onore di aprire la parata del 2 giugno in occasione della festa della Repubblica. Venti sindaci in rappresentanza dei 391 comuni siciliani hanno, infatti, sfilato, insieme alle delegazioni di primi cittadini provenienti dalle altre regioni d’Italia, con la fascia tricolore lungo via dei Fori Imperiali per il 76° anniversario del referendum istituzionale del 1946.
I sindaci presenti
Sono presenti, fra gli altri, Antonino Guccione, sindaco di Alia, Vito Rizzo, sindaco di Balestrate, Giuseppe Calabrò, sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Michela Taravella, sindaca di Campofelice di Roccella, Nicolò Rizzo, sindaco di Castellammare del Golfo, Gianni Palazzolo, sindaco di Cinisi, Matteo Francilia, sindaco di Furci Siculo, Cristoforo Greco, sindaco di Gela, Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania, Giuseppe Terranova, sindaco di Montelepre, Antonio Mesi, sindaco di Montemaggiore Belsito, Salvatore Nigrelli, vice sindaco di Mussomeli, Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa, Francesco Bivona, sindaco di Regalbuto, Leo Ciaccio, sindaco di Sambuca di Sicilia, Carmelo Corsaro, sindaco di San Gregorio di Catania, Mimmo Gueli, sindaco di Santa Elisabetta, Francesco Cacciatore, sindaco di Santo Stefano di Quisquina, Rosaria Piscitello, sindaca di Tusa e Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia.
Il perché della presenza alla parata
“La Festa della Repubblica e la sua tradizionale sfilata sono diventati appuntamenti piacevolmente abituali per noi sindaci, chiamati a rappresentare le istituzioni locali, presidio di legalità e front office per i cittadini”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“La nostra presenza alla parata dei Fori Imperiali con la quale insieme a tanti altri sindaci dalle diverse città siciliane sarò idealmente collegato – aggiunge Orlando – conferma, ancora una volta, il ruolo centrale e insostituibile dei comuni nella catena istituzionale della Repubblica”.
Il sindaco Orlando alla cerimonia di Palermo
“Oggi nel giorno della Festa della Repubblica ricordiamo anche la liberazione dall’incubo del fascismo e dalla tragedia della guerra. È l’occasione per ricordare un cammino che ha portato all’approvazione di quella Costituzione repubblicana il cui articolo 11 afferma con chiarezza che l’Italia ripudia la guerra come strumento di soluzione dei conflitti” ha detto, invece, il sindaco Leoluca Orlando partecipando a palermo alle celebrazioni in occasione del 76° anniversario della proclamaziome della Repubblica italiana.
Orlando ha partecipato alla cerimonia in piazza Vittorio Veneto e poi alla consegna, che si è svolta al Teatro Politeama, delle distinzioni onorifiche dell’ordine al Merito della Repubblica italiana e delle Medaglie d’onore alla memoria di cittadini italiani militari e civili deportati nei lager nazisti dopo l’8 settembre 1943.
“Un messaggio tragicamente attuale – ha proseguito Orlando – in questo momento nel quale il popolo ucraino è sottoposto all’aggressione da parte della Russia di Putin. Questo giorno ci ricorda il valore della pace e della libertà. Ed è un momento per esprimere solidarietà al popolo ucraino che resiste coraggiosamente e al popolo russo travolto dalla dittatura in una vergogna che rischia di segnare l’immagine dell’intero Paese”.
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