E’ stata una Festa della Donna particolare, quella di ieri, per due ragazze con disabilità intellettivo-relazionali che hanno cominciato il loro percorso di “accompagnamento inclusivo al lavoro”. Una data non casuale, scelta apposta dal “Dabbene Sensory Blend” di Palermo, per dare accesso al mondo del lavoro e a una nuova vita a due ragazze che hanno svolto una apposita formazione con la Yellow School, l’Accademia diretta da Luca De Paoli che da anni porta avanti corsi mirati a dare qualifiche abilitanti per il mondo del lavoro a persone con disabilità.
“Abbiamo aderito con entusiasmo – dice l’amministratore di Dabbene Alessandro Pette -, con la certezza che questo progetto porterà valore aggiunto sia a noi che ai ragazzi”. Prosegue con successo, dunque, la collaborazione tra Yellow School e Confcommercio Palermo a sostegno di persone con disabilità.
L’iniziativa
Altri due ragazzi, che hanno già svolto analogo percorso formativo, saranno presto assunti dall’azienda Blu Ocean di Casteldaccia che si occupa di produzione e vendita di prodotti ittici: sono una ragazza con sindrome di down e un ragazzo con problematiche genetiche. L’a.d. della Blu Ocean, Antonio Lo Coco, spiega: “E’ bastato poco per trovare all’interno dell’azienda un ruolo in cui i ragazzi possono dare il loro contributo. Hanno fatto gruppo con il resto del personale e lavorano con grande senso di responsabilità, per questo abbiamo deciso di assumerli con regolare contratto, dando un seguito alla prima esperienza. E sottolineo l’apporto delle loro famiglie, che li accudiscono e li seguono con un amore esemplare”.
Il percorso
Altri due ragazzi stanno facendo il loro percorso al ristorante “Villa Costanza” di Marco Durastanti dove si occupano di accoglienza e servizio ai tavoli. Più o meno gli stessi incarichi ricoperti da altri tre ragazzi alla pizzeria “La Braciera” di Antonio Cottone che si aggiungono all’esperienza formativa di addetti alla vendita che altri due ragazzi con disabilità intellettivo – relazionale hanno potuto svolgere nel negozio di abbigliamento “Sailor Uomo”.
“Il successo di questo progetto mi commuove – ammette Patrizia Di Dio -, anche io ho portato nella mia azienda due ragazze formate alla Yellow School: un’esperienza che ha arricchito umanamente tutti noi. Abbiamo fatto da “apripista” ma sarebbe bello se questa iniziativa venisse sposata da tante altre aziende, non necessariamente iscritte a Confcommercio”.
“Ci sono già state numerose manifestazioni di interesse da parte di associazioni e imprese – conferma Luca De Paoli, “anima” della Yellow School -. Il bilancio del primo anno è sicuramente positivo ma vogliamo considerarlo solo un punto di partenza. Proprio per questo chiediamo di veicolare l’iniziativa il più possibile, siamo convinti che potremo fare ancora tanto per i nostri ragazzi grazie anche al buon modello di riferimento che abbiamo messo in piedi e che ci auguriamo possa essere seguito da tante altre aziende”.
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