Commissione Affari istituzionali dell’Ars in tilt e sospesa su una norma della manovra finanziaria (articolo 5) che prevede un milione e mezzo di contributi ad alcuni Comuni per manifestazioni, feste religiose e iniziative di vario tipo.

Il caos è esploso quando Pd, M5s ScN e Gianfranco Miccichè del gruppo Misto, contestando la norma perché finanza solo alcuni enti locali, hanno presentato un emendamento che ha portato ha aumentato l’importo a 6 milioni di euro ed estendendo la platea dei beneficiari a tutti i 391 Comuni siciliani, escluse le tre città metropolitane, assegnando le risorse in base al numero di abitanti. In commissione è scoppiata la bagarre, il presidente Ignazio Abbate ha sospeso i lavori. E ad accantonare la discussione sull’articolo per potere proseguire i lavori ed esitare il parere dell’organismo parlamentare.

Micciché, “Questa manovra è piena di marchette”

“Stanno cercando di fare la stessa operazione fatta nella manovra correttiva, dando contributi a sportelli solo ai Comuni che scelgono loro”, dice il capogruppo del Pd Michele Catanzaro. “Questa manovra serve al governo e alla maggioranza per preparare la campagna elettorale per le europee, è piena di marchette”, aggiunge Miccichè.

Pioggia di emendamenti sulla Finanziaria

Nel frattempo la manovra lievita con una serie di emendamenti, anche di maggioranza, che comportano aumenti di spesa. Si tratta tuttavia di modifiche che difficilmente troveranno posto nel testo che poi la commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone, dovrà mettere a punto prima dell’Aula.

Continua la pioggia di emendamenti. Ad esempio, sull’articolo 2 che individua le riserve destinate ai Comuni. Anche in questo caso sarà difficile per la commissione Bilancio contenere ‘l’esuberanza’ dei deputati che puntano a inserire i propri desiderata in un testo che, al momento, non si sa ancora quando potrà approdare in Aula.