Il Festino è finito, andate in pace. Smorfiando la dicitura tradizionale della fine di ogni messa si potrebbe chiudere così la Kermesse del 398esimo Festino di Santa Rosalia. il Festino del ritorno, della speranza. Ma purtroppo Palermo non può permettersi di ‘andare in pace’. Finito il Festino è tempo di mettersi a lavorare, sul serio e sulle cose serie.

Un Festino semplice e bello da cui ripartite

E’ innegabile il successo del Festino 2022. Un Festino ‘corale’ è stato definito e ben ha spiegato il significato molteplice di questo termine Maurizio Carta di fatto ideatore, coordinatore e principale comunicatore del Festino con almeno un post sui social ogni ora nelle ultime giornate.

L’importanza degli amici

Non era facile mettere in piedi questo festino con pochi soldi, poco tempo ma non con poche idee e soprattutto non con pochi amici. Si perché Roberto Lagalla è stato aiutato dai suoi ‘amici’ in questa impresa che mette i buoni auspici sulla sua partenza come sindaco.

L’amico più importante è stato proprio il Pro rettore dell’Università di Palermo. Maurizio Carta si è speso anima e corpo ed è riuscito ad allestire un festino che ai palermitani è piaciuto. Idee e voglia sono state alla base di una ricetta che parte dalla tradizione ma aggiunge il linguaggio della contemporaneità. Carta ha dimostrato che per far bene servono le idee e la voglia non per forza le infinite risorse dei grandi eventi del passato

E’ stato il Festino di Carta, di un uomo di cultura e dai mille interessi. un Festino che pone le basi per la ripartenza, riporta la speranza e l’entusiasmo fra i palermitani che si sono risvegliati un po’ meno rassegnati e un po meno cupi

Qualche forzatura amministrativa

Certo c’è stata qualche forzatura amministrativa. Il ricorso a fondi della Città Metropolitana non è certo lineare dal punto di vista dell’uso delle risorse pubbliche. Gli affidamenti fatti dalla Regione sono stati ‘diretti’. Insomma non è tutto liscio. ma attenzione niente di illegittimo, tutto perfettamente entro le regole. Tempi e modi probabilmente non permettevano di fare diversamente da così.

La festa è finita, ora al lavoro

Adesso il festino è passato ed è andata bene. E’ tempo di mettersi al lavoro. La sindacatura di Roberto Lagalla sta per raggiungere la prima soglia, quella dei 30 giorni. Trascorsi quelli, il primo mese che cade nel corso della prossima settimana, cominceremo a non dire più ‘il neo sindaco’ ma soltanto il sindaco di Palermo. Uno spartiacque importante perché finito il tempo dello studio, arriva il tempo delle soluzioni

Le emergenze sono tutte lì

Le emergenze di Palermo sono tutte li che ci guardano. Non che le si potesse risolvere in 30 giorni, per carità. Ma è tempo di indicare percorsi a cominciare dal bilancio. un paio di incontro romani ma ancora nulla di concreto che si possa portare in discussione. in realtà ancora non c’è neanche il nuovo Consiglio comunale ma ci sarà presto, entro la fine del mese probabilmente. Anche qui, per il bilancio, servono amici. Come per il festino Lagalla dovrà fare pressioni romane per ottenere rispetto e salvataggio. e per ottenerlo dovrà dimostrare che Palermo adesso è credibile sul fronte dei conti come non è stata, almeno leggendo le carte della magistratura. un elemento che potrebbe aver influito sulle scelte nazionali. Ecco la prima grande vera sfida nella quale il sindaco deve spendersi presto e bene

Il cimitero

Urla vendetta, poi,m la situazione del cimitero di Palermo. oltre 1300 bare, condizioni igienico sanitarie inaccettabili con il caldo. Una ferita alla città, ai suoi abitanti, un vero vilipendio per le famiglie dei defunti. Serve il cimitero nuovo, questo è ormai chiaro ma non possiamo certo aspettare che venga costruito in queste condizioni. Allora, intanto, cosa si intende fare? Pugno duro con chi non fa il suo lavoro è la base di partenza, I “padroni” del cimitero non possono essere gli attuali prepotenti. Il Comune deve tornare a controllare la situazione e governarla. Poi ‘Tempio crematorio’ da riavviare, materiali, attrezzature, lavori. Subito all’opera o andrà sempre peggio

Rifiuti

in una emergenza che è regionale, Palermo è sempre al di sopra delle parti. Nel senso che ha forse più emergenza degli altri. Settima vasca di Bellolampo, delibera, rapporti con la regione in questa opera, operatività della Rap, soluzione dei temi legati ancora al fallimento Amia e agli ultimi passaggi, la Reset. Palermo resta sporca. E torniamo sempre alla medesima considerazione. non sin poteva certo risolvere in qualche giorno ma…

Strade

Occorre un piano per le buche. L’asfalto va rifatto quasi ovunque. Le toppe messe (poche in realtà) non reggono. Bene l’attenzione ai ponti con il superconsulente annunciato proprio a BlogSicilia che manifesta anche una scarsa fiducia in Anas e nella convenzione, ma non basta

Tram e ztl

Si tram e ztl il sindaco ha iniziato a lavorare e aspettiamo qualche fatto a breve, bene gli incontri e la condizione ma deve arrivare il tempo delle scelte, delle decisioni. A Mondello la stagione è in pieno svolgimento. Una modifica va fatta adesso. A settembre sarebbe come rinviare tutto di un altro anno

Giunta

E in tutto questo ancora non c’è una giunta. Il sindaco non può certamente fare tutto da solo. la giunta doveva arrivare entro il festino. Già a BlogSicilia mercoledì scorso Lagalla aveva detto chiaramente che non ce l’avrebbe fatta e sarebbe arrivata subito dopo. Gli accordi sembrano chiusi. Adesso il sindaco incontra la coalizione. basta rinvii e riflessioni, trattative e accordi. Tutti in campo e tutti al lavoro. Il tempo del “siamo appena arrivati” non può dilatarsi ancora tanto perchè Palermo soffre e chiede aiuto. Anche perchè adesso che siamo nel tabellone del Monopoly non vorremmo arrivarci con “vicolo della munnizza” o via delle “bare insepolte”.

 

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