• Nel 2020 100 milioni di finanziamenti alle imprese in 18 regioni e 61 province
  • Fidimed chiude il bilancio in utile con obiettivo del 2021 ambizioso
  • Armao: “Contributi irfis per aggregazioni confidi, a breve l’avviso per accedervi”

Erogare alle imprese italiane finanziamenti per oltre 200 milioni di euro, è l’obiettivo 2021 di Fidimed, intermediario finanziario vigilato da Bankitalia che, partendo dalla Sicilia, si è affermato su tutto il territorio nazionale divenendo una struttura riconosciuta di eccellenza in ambito finanziario.

Forte crescita nel 2020

Il bilancio approvato oggi a Palermo dall’assemblea dei soci certifica che il 2020 per Fidimed è stato un anno di forte crescita nonostante la crisi pandemica, durante il quale la struttura guidata da Fabio Montesano, attraverso la propria rete che lo scorso anno si è estesa a 18 regioni e 61 province, ha immesso nel sistema produttivo nazionale liquidità per oltre 100 milioni di euro, di cui 70 milioni sotto forma di erogazioni dirette alle imprese e 30 milioni come garanzia su crediti concessi dalle banche convenzionate. Il  bilancio è stato chiuso in utile assicurando in ogni caso accantonamenti prudenziali a fondo rischi per oltre 700 mila euro.

Obiettivo 2021 è espansione

Fidimed, la cui base associativa è cresciuta di quasi il 10% a circa 3.000 aziende, nel 2020 ha ulteriormente rafforzato la propria solidità patrimoniale.  “Obiettivo primario del 2021 è quello di accelerare l’espansione di Fidimed – ha annunciato in conferenza stampa l’A.d., Fabio Montesano -. Siamo disponibili a procedere con ulteriori fusioni per incorporazione di altri confidi minori su tutto il territorio nazionale, anche con lo scopo sociale di non disperdere il patrimonio di conoscenze delle economie dei territori e di tutelare i lavoratori di queste strutture fortemente penalizzate dallo status di confidi non vigilati che ne limita l’operatività rispetto a ciò che richiede il mercato”.

Accesso al credito fondamentale per la ripresa

“La necessità di favorire il processo di aggregazione dei confidi siciliani così come il loro rafforzamento patrimoniale è stato uno degli obiettivi principali del Governo Musumeci”, dice l’assessore all’Economia siciliano Gaetano Armao. “Ciò nella consapevolezza che ciò costituisce un elemento imprescindibile per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese, soprattutto in momenti particolarmente difficili come quelli attuali, contrassegnati dal perdurare della crisi economica derivante dall’espandersi della pandemia da Covid-19, che ha colpito più pesantemente le Regioni del Sud e il loro tessuto produttivo”.

20 milioni dalla Finanziaria Regionale

In Sicilia sono stati stanziati, con la legge di Stabilità regionale 2020, 20 milioni di euro destinati alla concentrazione e alla patrimonializzazione dei consorzi fidi siciliani e, con decreto del Presidente della Regione del novembre 2020, sono state definite le relative disposizioni attuative, cui farà seguito a breve la pubblicazione dell’avviso per l’accesso ai contributi a cura di Irfis-Finsicilia. “La crescita dì Fidimed conferma, ovviamente, la validità di tale impostazione”, aggiunge Armao. Infine, Alessandro Albanese, presidente di Confindustria Sicilia, ha entafizzato l’importanza di questa eccellenza finanziaria nazionale: “Le imprese stanno affrontando il momento più drammatico dal Dopoguerra, malgrado le difficoltà emergono fortemente la voglia e le energie per andare avanti. Il credito oggi più che mai sarà una leva determinante di resilienza e rinascita”.