La maggioranza si ricompatta e trova la quadra intorno ai temi da affrontare, temi che sono di tutti e sui quali non ci si può dividere. il vertice di maggioranza di ieri ha segnato il ritorno alla discussione collegiale,e all’unità del centrodestra di governo in Sicilia.
Quattro riforma da fare dopo la Legge di stabilità
I temi sono chiari e vertono, da subito, intorno ai provvedimenti di decontribuzione per chi assume. norme che saranno inserite in legge di stabilità 2026 sulla falsa riga di quanto ta facendo il governo nazionale ma con ulteriore disponibilità di risorse e regole regionali. Una finanziaria nella quale saranno impiegate risorse ingenti per provvedimenti a fare della crescita.
Il segreto del voto segreto
Resterà, però, almeno per il momento, la possibilità di ricorrere al voto segreto senza limitazioni specifiche se non il fatto che la richiesta si appoggiata dal 10 per cento dei deputati quindi da 7 deputati.
Slitta, infatti, a gennaio o comunque ad un momento successivo all’approvazione di bilancio e finanziaria 2026, la discussione sulla norma che potrà modificare il regolamento interno dell’Ars e dunque limitare la possibilità di ricorrere proprio al voto segreto.
Una delle quattro riforme da fare da gennaio
L’abolizione del voto segreto, infatti, in base all’accord trovato in maggioranza, sarà una delle quattro riforme da fare a partire da gennaio. Si tratta di riforma già pronte ovvero la riforma degli Enti locali che deve andare in discussione già da qualche mese; la nuova legge sui Consorzi di bonifica, argomento toccato ma sempre rinviato per effetto di varie tensioni; la legge di riforma della dirigenza regionale che da vita ad una fascia unica dei dirigenti e sblocca anche la possibilità di concorsi e assunzioni di dirigenti e, infine, la modifica del regolamento sul voto segreto.
La sfida della Legge di stabilità
Da affrontare, dunque, ci sarà il ritorno in aula con un provvedimento articolato e complesso come la Legge di stabilità che di fatto sarà la prima di due finanziarie da fare nel periodo che porta verso le elezioni del 2027 con le opposizioni che ricorreranno al voto segreto e la maggioranza che dovrà dimostrare sul campo la ritrovata unità






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