Indagine aperta sui canoni demaniali marittimi nella Regione Siciliana da parte della Corte dei Conti.

Su richiesta della procura regionale contabile gli uomini della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto oggi si sono recati alla Ragioneria generale della Regione e al dipartimento ambiente dell’assessorato regionale per acquisire documenti sulla gestione delle spiagge siciliane.

L’indagine tende a stabilire eventuali responsabilità amministrative e contabili sulla gestione dei canoni demaniali marittimi. Diversi faldoni sono stati acquisiti dai finanzieri e dagli uomini della guardia costiera in queste ore. L’acquisizione è ancora in corso.

“Più volte abbiamo denunciato quanto non funziona sulla gestione dei canoni demaniali marittimi. Mancano almeno 40 milioni di euro l’anno di introiti nelle casse regionali. Come sempre anche in Sicilia vengono tutelati i furbi, quelli che hanno la gestione delle spiagge e non sono conosciuti dagli uffici regionali.

Il passaggio dalla gestione della Capitaneria che aveva un costo minimo rispetto ai costi della Regione è stato un fallimento”. Lo dice Alessandro Cilano presidente regionale della Fiba balneari. “Lo abbiamo ribadito più volte in questi ultimi mesi all’assessore al Territorio Totò Cordaro che serve un inversione di marcia – aggiunge Cilano – E’ una materia complessa che deve essere affidata a chi la conosce.

Fino adesso soprattutto con le ultime decisioni prese dai governi passati è stato solo il caos con gravi danni per l’intera categoria. E’ assolutamente normale che la Corte dei Conti adesso batta cassa. Le perdite sono state consistenti certamente negli ultimi quattro anni, ribadisco almeno 40 milioni di euro. Speriamo che adesso con questo intervento si faccia chiarezza”.

“L’importante lavoro condotto da parte dell’assessore Totò Cordaro fin dalle prime battute del suo insediamento, ha ridato fiducia alla categoria. Un segnale di attenzione da parte del governo che ha avviato un dialogo permanente con le rappresentanze sindacali datoriali al fine di comprendere le criticità su cui intervenire.

Importante ad esempio il provvedimento che permette il pagamento dei canoni a settembre dopo la stagione estiva che riduce il tasso di indebitamento degli operatori. Un lavoro che sta proseguendo per avviare una azione di riordino della normativa di settore oggi eccessivamente frastagliata e che va ricondotta in un unico corpo normativo”.

Lo dichiara Salvatore Basile coordinatore regionale Assoturismo Sicilia in merito all’inchiesta della Corte dei Conti sui canoni demaniali marittimi.