Ci sarebbero alcuni indagati nell’inchiesta della Procura di Palermo sulle presunte firme false apposte per la presentazione della lista del M5s alle elezioni comunali del 2012.
Il procedimento penale riaperto dalla procura di palermo che un primo tempo lo aveva archiviato, non è più a carico di ignoti.
Secondo indiscrezioni, sarebbero pronti gli inviti a comparire per gli indagati che saranno interrogati nei prossimi giorni dall’aggiunto Dino Petralia e dalla pm Claudia Ferrari, titolari dell’inchiesta.
L’inchiesta è stata riaperta dopo una serie di servizi de Le iene che hanno raccontato la vicenda. In base alla ricostruzione degli eventi fin qui nota in base ai servizi proprio delle Iene tutto sarebbe successo nei giorni immediatamente precedenti alla consegna delle candidature per le comunali di Palermo del 2012.
Alcuni errori nella compilazione dei moduli avrebbe convinto i promotori della lista a ricopiare le firme di fatto falsificandole. Un peccato veniale secondo alcuni, una cosa grave secondo altri. Fatto sta che l’inchiesta archiviata anni fa ora viene riaperta e porta ad iscrizioni nel registro degli indagati.
Nella vicenda c’è anche un testimone le cui affermazioni, però, non sarebbero univoche
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