La condanna inflitta ai grillini per la vicenda relativa alle firme false significa due cose: la prima che il M5S si conferma per l’ennesima volta il partito dell’onestà solo a parole, la seconda che le Comunali del 2012 a Palermo furono falsate”.

Lo afferma Gaetano Canzoneri, in quella consultazione elettorale candidato nella lista di Futuro e Libertà per l’Italia che per pochi decimali non ottenne il quorum necessario all’attribuzione dei seggi.

“Per paradosso, i grillini potrebbero ora essere salvati dalla condanna proprio da quella prescrizione contro la quale si sono schierati. A meno che, in un sussulto di coerenza, dichiarino di rinunciarvi”, sottolinea Canzoneri, aggiungendo: “Senza quel raggiro la lista grillina non sarebbe stata ammessa e pertanto l’attribuzione dei seggi ai vari partiti sarebbe cambiata, probabilmente comprendendo anche liste che per poco non raggiunsero il quorum. Peraltro, l’ammissione di quella lista ha pure consentito ad altri esponenti del M5S la candidatura e successiva elezione al Parlamento nazionale: una loro regola interna, infatti, stabiliva che per candidarsi a Roma prima si doveva concorrere per le Comunali. In un colpo solo i “giustizialisti” grillini si sono macchiati di un reato e hanno falsato una competizione elettorale, a riprova che predicano bene ma razzolano male”.

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