Gli arrestati nell’operazione antidroga tra la Calabria e Palermo: Giuseppe Barbaro, 43 anni di Platì (Rc), Pasquale Barbaro, 23 33 anni di Platì (Rc), Giuseppe Fascella, 51 anni di Palermo, Salvatore Fascella, 51 anni di Palermo, Veronica Cusimano, 43 anni di Palermo, Salvatore Orlando, 60 anni di Palermo, Denise Vincenza Bonanno, 33 anni di Palermo, Antonino Pilo, 32 anni di Palermo, Enzo Logioia, 53 anni, Castelnuovo Scrivia (Al), Rocco Pizzinga, 48 anni di Casignana (Rc), Francesco Reitano, 47 anni di Catania, Gaetano Capizzi, 53 anni di Palermo, Maria Rosa Cardinale, 45 anni di Palermo, Giuseppe Cusmano, 53 anni di Palermo, Mariella Di Majo, 47 anni, di Mazara del Vallo, Maddalena Fascella, 57 anni di Palermo,  Alessandro Genuardi, 44 anni di Palermo, Giovanni Mirabella, 43 anni di Catania, Mario Vito Orlando, 58 anni di Palermo, Gaspare Sanseverino, 50 anni di Villabate (Pa).

Uno degli indagati non è stato rintracciato.

Sequestrati agli indagati un milione di euro

Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di società, beni immobili e mobili riconducibili agli indagati per un milione di euro. Attraverso gli elementi acquisiti nel corso delle indagini, attraverso l’esame, il confronto e l’incrocio di informazioni estratte dalle diverse banche dati dei finanzieri è emerso l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità degli indagati e i redditi dichiarati, facendo scattare le misure cautelari patrimoniali.

I sequestri scattati durante l’operazione

Sono state sequestrate la ditta individuale Eurocaffè di Giuseppe Barbaro con sede a Platì (Rc), la dolciaria pasticceria e gelateria Marconi srls con sede a Platì (Rc) intestata a Pasquale e Giuseppe Barbaro, Sava Fruits srls con sede a Melicusso (Rc), 11 veicoli, 12 terreni nel comune di Bovalino (Rc) e un appartamento a Palermo.

I percettori del reddito finiti nell’inchiesta

Sei dei destinatari delle misure cautelari percepivano il “reddito di cittadinanza”. E’ stata eseguita la comunicazione all’Inps per sospendere il beneficio. Alcuni degli indagati percepivano il sussidio direttamente, ad altri il reddito era stato concesso ad un familiare che faceva parte dello stesso nucleo.

I percettori del reddito di cittadinanza sono Giuseppe Fascella, Salvatore Fascella, Veronica Cusimano, Giuseppe Cusimano, Mariella Di Majo, Maddalena Fascella.