In attesa che a Sala delle Lapidi arrivi il prospetto di bilancio consolidato, scoppia il caso sui fondi dell’avanzo vincolato destinati agli istituti scolastici di Palermo. Risorse ricomprese nel bilancio di previsione 22-24 recentemente approvato a Palazzo delle Aquile. Circa sette milioni di euro, divisi fra una parte destinata ad interventi richiesti dai dirigenti scolastici e un’altra da indirizzare tramite un accordo quadro suddiviso in due lotti. Ma, a qualche giorno dal semaforo verde in aula, i consiglieri comunali di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi e Massimo Giaconia sollevano il caso in merito ad una possibile rimodulazione delle risorse da parte degli uffici. Fatto che sarebbe irrituale visto che l’atto è già stato approvato dal Consiglio Comunale.

Il caso sollevato da Progetto Palermo

Secondo quanto riferito dal consigliere Massimo Giaconia, il caso riguarderebbe, fra gli altri, l’istituto scolastico Saladino. Plesso scolastico che avrebbe chiesto un finanziamento da circa 500.000 euro per interventi di messa in sicurezza. Risorse inserite nel prospetto consegnato dagli uffici nelle mani dei consiglieri comunali e che ricomprendeva l’elenco delle strutture che avessero fatto richiesta. Atto di conseguenza approvato. A questo punto sorge un “ma”. Secondo quanto riferito dai consiglieri comunali di Progetto Palermo, alcuni dirigenti scolastici avrebbero segnalato “modificate rispetto alle decisioni del Consiglio comunale”. Questi perché “gli uffici si sono accorti di alcuni errori nei calcoli“.

“Uffici non possono modificare atti”

Fatto che sarebbe inusuale visto che, come evidenziato da Di Gangi e Giaconia in una nota, “gli uffici del Comune non possono apportare modifiche alle delibere di Consiglio comunale. Né tantomeno possono modificarne gli effetti senza alcun provvedimento amministrativo. Questo nemmeno quando le delibere sono viziate da possibili errori determinati dalle informazioni ricevute proprio dagli uffici”.

“Il Consiglio comunale – scrivono Di Gangi e Giaconia – ha deliberato sulla base delle informazioni fornite dagli uffici. Informazioni confermate in diversi momenti da diversi uffici durante tutta la sessione di bilancio. Ora, dopo che il documento di programmazione finanziaria è stato approvato, è del tutto irrituale che la destinazione delle somme possa essere modificata. Né tantomeno che si possa procedere ad una rimodulazione, sulla base di mere “telefonate” a singoli dirigenti scolastici. Ciò in assenza di qualsivoglia atto amministrativo di livello almeno equivalente al Deliberato di Consiglio Comunale.”

Richiesti chiarimenti agli uffici di presidenza

Di Gangi e Giaconia hanno quindi chiesto agli uffici di presidenza di attivare “ogni indispensabile adempimento volto a tutelare e confermare le funzioni che, in materia di programmazione, sono proprie dello stesso Consiglio comunale.Non è certamente pensabile – affermano quindi i due consiglieri comunali – che in caso di errori da parte degli Uffici nel fornire informazioni tecniche al Consiglio, a tali errori si pensi di poter rimediare in modi del tutto informali e non rispettosi, appunto, delle prerogative, delle funzioni e del lavoro del Consiglio Comunale.”