Rino Foschi è incredulo: tutto ciò che sta accadendo oggi al Palermo è a dir poco imbarazzante. Pensavamo con Zamparini che “più scuro di mezzanotte non può fare” e invece al peggio non c’è mai fine. Stiamo diventando la barzelletta d’Italia. A farne pubblicamente le spese, in queste ore, è il direttore sportivo del Palermo che di serietà ne ha da vendere.

FOSCHI: “QUA DECIDO IO”

Foschi ha negato qualunque intervista, compresa la nostra redazione e rispettiamo molto la sua scelta. Le uniche parole che ha pronunciato sono state al Gazzettino di Sicilia: “Questi si divertono a far scoppiar la testa a chi veramente lavora per il Palermo. Avranno qualcosa, perchè è scoppiata la bomba quando si sono insediati in sede”.

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“Non hanno nè firma, nè potere – afferma Foschi -, non sono nessuno. Il presidente credo sia un uomo mascherato e non so chi lo abbia mandato giù a Palermo. Non so cosa dire. Sono azioni che fanno male alla società e al sottoscritto. Sono molto meravigliato della figura di questo nuovo presidente e di questo nuovo staff. non so perchè vogliono operare in un modo sbagliato. Io non mi dimetto – precisa -, ma dovete aiutarmi. Se fosse una cosa seria non accadrebbero queste cose qui. O sbaglio?”.

Parole forti, fortissime e che non lasciano spazio ad interpretazioni. Foschi è scioccato da quanto sta avvenendo. Si sente spodestato da soggetti che non conoscono il sistema italiano e palermitano nello specifico. Un caos che trova ancora più vita nel silenzio assordante dell’ex patron Maurizio Zamparini.

Magari è in campagna e non vuole essere disturbato, però tutto ciò non è tollerabile. Lui ha venduto e deve garantire che chi compra non mandi allo sfascio questa squadra. Allontanare Foschi sarebbe un suicidio sportivo intollerabile e ammesso che questo sia sindacabile, ci sono modi e modi di interrompere i rapporti professionali con un professionista.