“Al momento sono 27 i residenti di Petralia Sottana che hanno dovuto lasciare le abitazioni per la frana che da alcuni giorni ha creato diversi danni alle strade e alle abitazioni in paese. Sono 20 le ordinanze di sgombero di altrettante case, ma sono 50 quelle che teniamo sotto controllo tutte nel centro storico. Abbiamo iniziato una serie di controlli e verifiche anche nelle fognature del paese in parte risalenti a epoca borbonica come richiesto dal direttore della protezione civile Salvatore Cocina. Abbiamo trovato diverse basole divelte per la furia dell’acqua dei mesi scorsi. Forse questo ha provocato il riattivarsi della frana”. A Petralia Sottana proseguono controlli e verifiche sull’evoluzione della frana come ci dice il sindaco Leonardo Iuri Neglia.

“La forza dell’acqua piovana caduta in modo violento in questi mesi ha provocato l’innalzamento di alcune basole – aggiunge il sindaco – Questo ha provocato che l’acqua anziché scorrere si è infiltrata nel terreno creando un’instabilità nel sottosuolo. Una grossa quantità d’acqua che forse ha provocato il riattivarsi della frana del 1976″.

Cocina, “Avviato plafond di 6 milioni di euro”

Nella giornata di ieri, intanto, il direttore del dipartimento della protezione civile regionale Salvatore Cocina ha sottolineato: “Ho dato indicazioni al sindaco di Petralia Sottana di evacuare alcune case e porre così in sicurezza le persone. Un’attenzione massima sarà destinata alla viabilità. Questi sono comuni che hanno già una viabilità problematica e fare i primi interventi. La zona è sempre quella della prima frana. Si tratta di territorio impervio. È difficile trovare dei territori non soggetti a frane. Per affrontare l’emergenza di Polizzi Generosa e Petralia Sottana abbiamo già avito un plafond di 6 milioni di euro. Faremo un’integrazione e avremo a disposizione altre risorse”. Lo ha detto durante un sopralluogo per verificare i danni della frana di un paio di giorni fa che ha coinvolto una decina di abitazioni.

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