In un panorama di grandi pianiste, arriva anche un giovane concertista che i critici stanno tenendo sotto debita attenzione, anche per la sua passione per i luoghi non convenzionali dove portare la musica: il pianista e compositore francese Franck Laurent-Grandpré sarà infatti impegnato – per Palermo Classica, domenica prossima 10 marzo, alle 19 nell’ex oratorio di San Mattia ai Crociferi – in un recital in cui presenterà un suo pezzo ispirato alla Sagrada Familia, estratti da Wagner/Liszt, “Le Stagioni n. 6 e n. 12” di Tchaikovsky e “Dieci preludi op. 23” di Rachmaninov.

L’avvio del concerto sarà proprio con una composizione del giovane pianista ispirata alla Sagrada Familia di Barcellona, in un impasto sonoro tra tradizione e contemporaneità. Laurent-Grandpré proseguirà il suo recital interpretando la trascrizione per pianoforte che nel 1867 Liszt adattò da “La morte di Isotta”, episodio finale del terzo atto del “Tristano e Isotta” di Wagner. Una trascrizione che, mediante tremoli, arpeggi, ampi accordi e sovrapposizione di piani sonori, mantiene la sostanza della scena drammatica. Sognante è il delicato canto delle stagioni di Tchaikovsky: dal quieto e ridente Giugno, al candido Dicembre. Chiudono il concerto il Preludio Op. 3 n.2 e i Dieci Preludi op. 23 di Rachmaninov: idee musicali, inesauribili risorse e formule tecniche libere da ogni preconcetto e forma.

Ventisette anni, originario di Lione, Franck Laurent-Grandpré ama suonare in luoghi non convenzionali, come le strade durante il Festival di Bolzano, quartieri svantaggiati (Associazione Verramuse) o per il restauro del patrimonio (Ste Foy les Lyon); ha partecipato ad un progetto di recupero di strumenti storici nell’abbazia di Royaumont in Francia, da solista e accompagnatore ha partecipato ad un tour di quindici concerti del coro del Primatiale St Jean de Lyon, in Romania e Bulgaria. Tra quest’anno e il prossimo ha in programma particolari recital con effetti visivi dentro monumenti storici.