Gli studenti palermitani tornano in piazza per scioperare per la tutela dell’ambiente e lo stop al cambiamento climatico. Una manifestazione indetta sotto l’egida di Fridays for Future, movimento che ha preso piede in tutta Europa. Due i cortei in città, entrambi partiti da piazza Verdi intorno alle 9. In uno di questi erano presenti anche diversi percettori del reddito di cittadinanza. Vari gli striscioni esposti, con slogan legati al tema della transizione ecologica e del rispetto della natura. Fra quelli esposti uno recita un messaggio eloquente: “La Sicilia è la nostra terra, difendiamola”.

Studenti sfilano fra le strade del centro

Fridays For Future Palermo

I due cortei hanno seguito lo stesso percorso, snodandosi fra le varie del centro e raggiungendo piazza Indipendenza. Modeste le presenze. Circa 300 i partecipanti complessivi ai due gruppi che hanno sfilato fra le strade di Palermo. Numeri bassi se paragonati all’enorme gruppo di persone che ha sfilato, non più tardi di una settimana fà, alla manifestazione per la pace.

L’obiettivo della protesta era quello di porre l’attenzione sulle nocività e le problematiche ecologiche e sociali presenti nell’Isola. “Siamo in piazza, come coordinamento studentesco, per esprimere un dissenso incontrovertibile alle regole di questa nuova condizione ecologica che non fa altro che privilegiare i profitti della classe ricca in favore dell’ambiente. Dobbiamo creare un’alternativa”, sottolinea Margherita Pollina, studente dell’istituto Umberto I. “Non può continuare questo silenzio della politica, che nulla fà per fermare questa crisi ecologica e climatica  sottolinea Alessio Ceraulo -. Propone soltanto soluzioni tampone. Serve un cambiamento strutturale del sistema di produzione. Chiediamo risposte a livello territoriale”.

Il  corteo con i percettori del reddito di cittadinanza

Fridays For Future Palermo

Un corteo, quello del Fridays For Future, anticipato da un’altra manifestazione, sempre sul tema dell’ambiente, organizzata dal coordinamento Studenti Palermitani e alla quale ha partecipato una delegazione di percettori del reddito di cittadinanza. Il gruppo, capitanato da Davide Grasso e Tony Guarino. ha sfilato con uno striscione “Lavoro o reddito dobbiamo campare”. Drappo già esposto durante lo sciopero di qualche giorno fà tenutosi a Roma. Subito dietro, lo spezzone degli studenti palermitani esponeva lo slogan “La Sicilia è la nostra terra, difendiamola”.

“Siamo scesi in piazza insieme ai disoccupati del reddito di cittadinanza per difendere la Sicilia, la nostra terra – dichiara inoltre uno studente dell’istituto Ferrara -. Siamo stanchi di essere considerati cittadini di Serie B, di non esser considerati. O al massimo si creano impianti petrolchimici come successo a Gela, Niscemi o in quelle zone limitrofe”. Della stessa opinione anche Ludovica Di Prima, del coordinamento Studenti Palermitani. “Non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale. La nostra è una lotta contro il cambiamento climatico, ma che vuole altresì imporre un sistema giusto per tutti. La fine del mese e la fine del mondo sono la stessa cosa. Lottiamo insieme per entrambe”.

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