Prima fumata nera all’Ars. Ma se era prevedibile che l’elezione non arrivasse a primo tentativo visto che la legge prevede una maggioranza dei due terzi dei parlamentari, a preoccupare è la mancanza di un accordo.

Solo 34 i votanti. assenti dall’aula gran parte della maggioranza,  Il presidente dichiara non valida la votazione e rinvia di 15 minuti per procedere direttamente alla seconda votazione

Saltato l’accordo di ieri

Dopo che si è insediata l’Assemblea regionale siciliana. ed è partita la XVIII legislatura. presieduta, temporaneamente dal deputato più anziano Pippo Laccoto (Lega), si apprende che le tensioni nei partiti crescono. Nell’ufficio di Presidenza provvisorio Laccoto ha chiamato i deputati-segretari più giovani, Ismaele La Vardera e Calogero Leanza.

Galvagno presidente designato ma non eletto

Per la maggioranza il nome più accreditato per la presidenza dell’Assemblea siciliana era quella di Gaetano Galvagno, ma  l’accordo è saltato poco dopo. A pochi minuti dall’insediamento dell’Ars, filtrano colloqui tra le opposizioni e pezzi del centrodestra,

Prime tensioni nella maggioranza: Forza Italia

Prima della seduta breve incontro all’Ars tra il presidente della Regione Renato Schifani e il leader siciliano di Fi Gianfranco Miccichè, nella sala della Preghiera. Un mini vertice irrituale ma che davanti ai cronisti, Miccichè ha definito come un “Incontro dovuto”. E ha aggiunto ironico guardando Schifani: “Diciamo ai giornalisti che non abbiamo nessun accordo”.

Prime tensioni nella maggioranza: Fratelli d’Italia

Ma anche dentro Fratelli d’Italia non è tutto liscio. A Galvagno, indicato da Ignazio La Russa, non segue una indicazione pacifica a livello locale. Così come fra i nomi fatti per la giunta regionale adesso irrompe quello di Scarpinato, altra indicazione romana non gradita a Palermo. Tensioni che rischia di far saltare ogni accordo nei primi due partiti del Centrodestra

Il Pd e Sicilia Vera si astengono

E senza accordo all’interno della maggioranza diventa difficile anche un accordo con l’opposizione. Il Pd annuncia che voterà scheda bianca a prima chiamata per sottolineare e tensioni che esistono dentro la maggioranza. Improbabile, quindi, l’elezione del presidente e primo scrutinio quando il quorum è di 46 voti. Poi invece i deputati si astengono. Analoga scelta per Sicilia Vera i cui deputati dichiarano pubblicamente l’astensione.

Secondo tentativo dopo una breve sospensione

Dopo una breve sospensione l’Ars tenterà di nuovo ad eleggere il proprio presidente. A seconda chiamata si abbassa il quorum a 36 ma senza accordo non arriverà ugualmente l’elezione.