“Il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti sta predisponendo una richiesta formale che indirizzeremo all’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero dei Trasporti, oltre che ai Comuni dove ricadono tali strutture e che, in qualche caso, beneficiano del nostro sostegno economico. Chiediamo una verifica straordinaria e approfondita di tutti gli impianti a fune attualmente in funzione in Sicilia”. Lo rendono noto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e l’assessore ai Trasporti, Marco Falcone dopo la tragedia della funivia del Mottarone.

Gli impianti siciliani

Controlli dunque a Erice, Taormina, Etna sud e Piano Battaglia. La tragedia della funivia Stresa-Mottarone ha suscitato un forte allarme. “Rivolgiamo un pensiero accorato ai familiari delle vittime – dicono Musumeci e Falcone -. Vogliamo che venga compiuto ogni controllo possibile per garantire la sicurezza dei fruitori degli impianti siciliani, sia di quelli che ricevono i contributi regionali per il trasporto pubblico locale, come Erice e Taormina, che di quelli a gestione privata. Qualora ciò non dovesse verificarsi in via tempestiva, siamo pronti anche a valutare il permanere delle autorizzazioni amministrative che spettano alla Regione in questo ambito”.

Intanto si indaga sulla tragedia

Cavo tranciato e mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza. Sono questi i due punti cardine dell’indagine aperta  dalla Procura di Verbania per accertare le cause della tragedia della funivia del Mottarone in cui domenica hanno perso la vita 14 persone, tra cui due bambini di due e cinque anni. Unico sopravvissuto il fratellino di quest’ultimo, ora ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Regina Margherita di Torino.

Indagini per omicidio colposo

Il giorno dopo il terribile incidente che ha distrutto cinque famiglie, il procuratore della repubblica Olimpia Bossi, che sarà affiancata dal pm Laura Carrera, ha aperto formalmente un fascicolo per omicidio colposo plurimo, disastro colposo con messa in pericolo della sicurezza dei trasporti e lesioni gravissime. E nelle prossime ore, non appena il quadro delle società e degli enti coinvolti nella gestione e manutenzione dell’impianto sarà preciso, si procederà alle iscrizioni nel registro degli indagati. Un atto dovuto come primo passo di una inchiesta tecnica, necessario per poi procedere con una consulenza che avverrà con la forma dell’accertamento irripetibile. L’incarico verrà affidato “a esperti in trasporti a fune, ingegneri altamente specializzati – spiega il procuratore Bossi – del Politecnico di Torino”. Accertamento a cui anche gli esperti nominati dagli indagati potranno partecipare.

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