I ladri con un camion hanno cercato di abbattere la colonnina del self service dove si inseriscono i soldi dell’impianto Ip in via Messina Montagne a Palermo. Più volte si sono scagliati contro per cercare di prendere e portare via la piccola cassaforte che contiene i soldi inseriti dagli automobilisti per fare il rifornimento.
Nonostante i colpi la colonnina ha resistito e i ladri sono fuggiti a piedi lasciando lì il mezzo che era stato rubato. I ladri che avevano scelto un impianto isolato sono fuggiti non appena si sono resi conto che stavano arrivando i carabinieri che sono stati chiamati da qualcuno che ha assistito alla scena. Sono in corso le indagini per risalire a chi ha tentato il colpo.
La pattuglia
Il tempestivo intervento di una pattuglia della stazione carabinieri di San Giovanni la Punta ha sventato qualche settimana fa l’assalto ad un distributore di carburanti da parte di due malviventi che, utilizzano un escavatore, hanno divelto le saracinesche della struttura.
La pattuglia ha sorpreso due uomini
I fatti sono accaduti verso le 3.20 del mattino, mentre i militari, impegnati in un servizio perlustrativo del territorio volto proprio alla prevenzione dei reati predatori, stavano attraversando la via Santissimo Crocifisso, nel quartiere “Trappeto”, dove si trova un distributore di carburanti. La pattuglia ha sorpreso, proprio nella pompa di benzina, due uomini che, mediante un grosso escavatore, stavano colpendo con la benna le saracinesche degli uffici e del bar della stazione di servizio, distruggendole.
La decisione sull’intervento è stata fulminea e concorde. I carabinieri sono entrati nel piazzale del distributore pronti ai possibili scenari operativi, valutando anche il rischio che i due fossero armati. I malviventi, però, alla vista dei militari sono scesi dal mezzo e hanno cominciato a correre, dileguandosi nelle campagne limitrofe, senza riuscire a portare a termine il loro piano criminale.
Chiesti rinforzi
Nel frattempo, la pattuglia ha chiesto rinforzi e, mentre una squadra si occupava delle ricerche dei due, altri militari, coordinati dalla centrale operativa di Gravina di Catania, hanno esaminato la scena del crimine fino all’arrivo della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Catania, che ha proceduto ai rilievi tecnici.
I primi accertamenti hanno permesso di capire che, l’escavatore adoperato per la spaccata, era stato rubato poco prima in un cantiere adiacente al distributore, allestito proprio per l’ampliamento di quella struttura. Poco distante, poi, i carabinieri hanno trovato anche un furgone a bordo del quale, con molta probabilità, i malviventi hanno raggiunto la zona e sono ancora in corso le attività per risalire al proprietario.
Fondamentale, dunque, la capillare presenza dell’Arma sul territorio, che, grazie a pattuglie che giorno e notte battono le strade dei paesi etnei oltre che della città, ha evitato il peggio.
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